2010-11-13 14:16:22

Pakistan: imminente il rimpatrio degli sfollati nel sud Waziristan


L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) si sta preparando per prestare assistenza al rimpatrio volontario degli sfollati in 13 villaggi del Sud Waziristan che avrà inizio il prossimo mese. Questo anche a seguito di un sondaggio condotto tra gli sfollati da quale è emerso che circa l’85% di loro vorrebbero rientrare nelle proprie case. L’Unhcr e le Ong partner hanno svolto il sondaggio su 2mila famiglie sfollate attualmente residenti nei distretti di Dera Ismail Khan e Tank, nella provincia del Khyber Pakhtunkwa, dove erano fuggite dopo un’offensiva dell’esercito pakistano contro i miliziani nell’ottobre del 2009. Si tratta di un quarto della popolazione totale di sfollati del Waziristan meridionale, che attualmente è stimata intorno alle 8mila famiglie o 56mila persone. Tra gli intervistati che hanno detto di voler tornare a casa, il 44% ha affermato di voler fare ritorno subito mentre il 26% si è dato sei mesi di tempo. Le ragioni che spingono gli sfollati a voler rientrare subito sono le migliori condizioni di sicurezza, la necessità di riprendere a coltivare i campi e di mandare i figli a scuola. Il 10% di loro ha affermato che, da quando erano fuggiti, un membro della famiglia aveva già fatto ritorno a casa.Le principali motivazioni date da coloro che ancora non si sentono pronti a tornare sono la paura per la mancanza di sicurezza, le abitazioni danneggiate, l’insufficienza di mezzi di sostentamento, di elettricità, di cibo e di strutture per l’istruzione. L’Unhcr sta assistendo i rimpatriati fornendo loro mezzi di trasporto, tende, ripari e beni di prima necessità per la casa. Sta distribuendo materiali edili per aiutare la ricostruzione delle case danneggiate. Nel Pakistan nord-occidentale, circa 700mila persone originarie delle aree tribali sono ancora sfollate dopo essere fuggite a causa di varie ondate di scontri dall’agosto 2008. Gli sfollati più recenti sono quelli provenienti dall’agenzia di Orakzai, fuggiti nel gennaio di quest’anno. La maggior parte degli sfollati vive presso le comunità di Kohat, Hangu e Peshawar in affitto o ospitati da parenti. In 97mila circa vivono nel campo di Jalozai, nel distretto di Nowshera, e tra loro ce ne sono migliaia originari dell’agenzia di Bajaur che stanno per affrontare il loro terzo inverno nel campo. (R.P.)







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