Croazia: documento dei vescovi contro la corruzione
I vescovi croati scendono in campo contro il fenomeno dilagante della corruzione,
con un documento pubblicato l’8 novembre scorso dal presidente della Commissione Justitia
et Pax dell’episcopato locale, mons. Vlado Košić. L’argomento, ricorda l’agenzia Sir,
era già stato evidenziato come prioritario nel corso della plenaria dei vescovi a
Lovran il 21 ottobre. “Nel nostro Paese sentiamo spesso che l’Europa curerà molte
delle nostre malattie, come la corruzione – scrive il presule riferendosi all’ingresso
della Croazia nell’Unione europea, sempre più vicino – ma non si deve presumere che
ciò comporti l’accesso a una società perfetta e senza problemi, che esistono, ma vanno
affrontati e combattuti”. Mons. Košić ha poi citato il mito del capro espiatorio,
“una soluzione facile a tutti i problemi sociali, particolarmente quelli difficili
– ha aggiunto – troviamo dei colpevoli, li sacrifichiamo e ci comportiamo come se
il problema fosse risolto, ma i problemi non si eliminano in questo modo, bensì si
moltiplicano ed è quello che sta accadendo oggi nella lotta alla corruzione”. L’approccio
del capro espiatorio, inoltre, “diffonde l’insicurezza a livello politico, giuridico
ed economico e l’incertezza origina diffidenza. Notiamo, infatti, nella società, una
diminuzione costante della fiducia nelle istituzioni sociali anche fra i croati”.
Secondo il presule, infine, la guerra alla corruzione si può vincere “lavorando su
leggi buone e giuste, migliorando la competenza dei dipendenti pubblici e istruendo
i cittadini affinché siano in grado di assumersi responsabilità anche per decisioni
difficili e rischiose”. (R.B.)