La Cei: domenica 21 novembre Giornata di preghiera in Italia per i cristiani in Iraq
Domenica 21 novembre, in tutte le parrocchie e le diocesi italiane si pregherà per
i cristiani perseguitati in Iraq e per i loro persecutori. Lo ha annunciato oggi il
presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nella conferenza stampa a conclusione
della 62.ma assemblea generale dei vescovi italiani, riunita ad Assisi. Il porporato
ha rilanciato il concetto di unità “sui valori morali di fondo”, quale “impegno irrinunciabile
di tutti i cattolici che si impegnano in politica, per essere presenza critica, di
pace e propositiva, là dove si trovano”. Un’unità valoriale - ha puntualizzato - “che
non è costitutiva di una parte precisa”, ma base della quale “c’è l’etica della vita,
come ceppo vivo e vitale dell’etica sociale”, “valori che riguardano la vita nella
sua integrità, la famiglia, la libertà religiosa ed educativa. Tutti valori che a
loro volta fanno crescere, alimentano, garantiscono tutti quegli altri valori che
costituiscono i valori sociali, come il lavoro, la casa, la salute, l’inclusione”.
Interpellato riguardo il “richiamo” lanciato nella prolusione, al saper armonizzare
le proprie “pulsioni”, il cardinale ha risposto che la “capacità di orientare le proprie
scelte” “vale per tutti”, nello spirito del “bisogno di formazione permanente che
sta al cuore degli Orientamenti pastorali: intelletto, cuore, volontà devono crescere
in modo integrato ed equilibrato in ciascuno”, perché “nessuno di noi è arrivato mai
totalmente, nella formazione di noi stessi”. I politici sono tutti uguali?, hanno
domandato i giornalisti. “E’ come dire che gli uomini sono tutti uguali”, ha risposto
il cardinale Bagnasco, per il quale “siamo tutti uguali e diversi: l’uguaglianza è
nella nostra dignità fondamentale di persone umane, nella nostra vocazione terrena
e celeste, ognuno però porta le proprie qualità, i propri orientamenti, le proprie
convinzioni. Qui sta la diversità: vale per qualunque comunità, anche per il mondo
politico”. Di qui la necessità di “prendere atto di questa sostanziale uguaglianza
che ci induce al rispetto per le persone, e nel contempo della diversità che ognuno
di noi porta con sé”. Nella nota finale dell’Assemblea consegnata alla stampa si sottolinea
“il clima di affetto collegiale” che ne ha caratterizzato i lavori, dedicati adalcune questioni rilevanti, anticipate nella prolusione del presidente della Cei:
“i processi di secolarizzazione in atto e le condizioni per una nuova evangelizzazione,
chiave del rinnovamento spirituale e morale; il ruolo della religione in ambito politico-sociale
e il contributo dei cattolici; la vicinanza operosa e propositiva delle Chiese alle
famiglie provate dalla crisi economica e dalla disoccupazione; la liturgia, incontro
tra il volto dell’uomo e quello di Dio in Gesù Cristo”. “Proprio l’ambito liturgico,
posto al centro dei lavori, - informa la nota - ha visto l’esame e l’approvazione
della prima parte dei testi della terza edizione italiana del Messale Romano”. “Un
congruo spazio di riflessione e di confronto è stato dedicato alla raccolta di proposte
per l’attuazione degli Orientamenti pastorali recentemente pubblicati e incentrati
sull’educazione; al rapporto tra le Chiese e l’Unione Europea; al rilancio delle erogazioni
liberali per il sostentamento del clero”. Si è parlato infine della XXVI Giornata
Mondiale della Gioventù a Madrid nell’agosto 2011, del XXV Congresso Eucaristico Nazionale
ad Ancona, nel settembre 2011 e del VII Incontro Mondiale delle Famiglie a Milano,
nel maggio-giugno 2012. (R.G.)