Iraq: accordo sul governo di unità nazionale. L'Onu condanna gli attacchi ai cristiani
I dirigenti iracheni avrebbero trovato un accordo sulla divisione dei poteri, aprendo
la strada ad una soluzione della crisi politica che paralizza il funzionamento delle
istituzioni del Paese da 8 mesi. Ad annunciarlo i responsabili delle 2 principali
liste. Intanto costernazione e ferma condanna per gli attacchi ai cristiani in Iraq
è stato espresso ieri dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, riunitosi a New York. La
dura presa di posizione del Palazzo di Vetro giunge a poche ore da una nuova serie
di attacchi che sempre ieri hanno preso di mira a Baghdad alcune abitazioni di cristiani,
causando la morte di 6 persone ed il ferimento di altre 26. Da New York, ci riferisce
da New York Elena Molinari.
Sulle violenze
di ieri a Baghdad è intervenuto anche il cardinale Emmanuel III Delly, patriarca di
Babilonia dei caldei, parlando di veri e propri raid, mentre un accorato appello
al Papa e alla comunità internazionale è stato lanciato da monsignor Matoka, arcivescovo
siro-cattolico di Baghdad :“ E’ il terrore “ ha detto” che bussa alle nostre porte”.
Alle autorità irachene, invece, si rivolge il segretario di Stato, Tarcisio
Bertone, auspicando che prendano in seria considerazione la situazione dei cristiani,
afflitti da una sofferenza indicibile. “All’origine di questa violenza, c’è la mancanza
di un’adeguata cornice di sicurezza”. E’ quanto sottolinea al microfono del nostro
collega Christopher Altieri il procuratore caldeo a Roma, mons. Philip Najim: