Intervento del cardinale Bozanic all'incontro in Costa d’Avorio tra Chiese africane
ed europee
Ha preso il via ieri, ad Abidjan in Costa d’Avorio, un Seminario promosso dalle Conferenze
episcopali d’Africa e Madagascar (Secam) e dal Consiglio delle Conferenze episcopali
d’Europa (Ccee sul tema: “La nuova situazione della missione ad gentes. Scambio di
presbiteri e di agenti pastorali e formazione. Vocazioni”. Circa 40 i partecipanti,
tra membri degli Episcopati europei ed africani ed esponenti di Dicasteri vaticani.
L’attenzione è data prevalentemente alla dimensione missionaria della Chiesa e al
significato della collaborazione tra Chiese particolari. Ampio spazio anche alla nuova
realtà della missione ad gentes sulle vocazioni sacerdotali e religiose e sulla formazione
di agenti pastorali e seminaristi in Africa e in Europa. Si cercherà di individuare
forme di confronto, scambio e sinergie tra Chiese africane ed europee per una nuova
evangelizzazione. Dopo il Sinodo speciale per l’Africa nel 2009 - ha osservato nel
suo intervento stamane il cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria e vice
presidente della Ccee - “è emersa tutta la vitalità della Chiesa in Africa, ma abbiamo
anche sentito il grido di aiuto da parte di un continente ancora ferito da tanti problemi,
povertà e guerre. Il Sinodo – ha proseguito il porporato - è stato un segno di speranza
proprio da chi riesce a vedere come l’amore di Dio non abbandona i suoi figli”. Ecco
perché c’è veramente il desiderio profondo di continuare a sviluppare i legami per
portare avanti la missione per il bene delle comunità e di tutto il popolo europeo
ed africano. “Trovare Cristo è sempre trovare una persona o una comunità che lo ama
e che, per questo, dà testimonianza - ha aggiunto ancora il vicepresidente degli Episcopati
europei - non solo noi vescovi, ma tutti sacerdoti, religiosi, laici siamo tutti mandati
per annunziare Gesù Cristo a tutti. Tutti siamo responsabili della missione della
Chiesa”. Da quanto precisato dal cardinale, emerge più che mai l’urgenza della collaborazione
fra le Chiese per organizzare nuove iniziative e coinvolgere tutte le comunità, movimenti
ecclesiali e religiosi. “E’ la comunione con Dio – ha concluso il cardinale Bozanic
- che ci mette dentro il desiderio di amare, come Lui ama e mettere quindi a disposizione
anche la nostra vita e le nostre risorse per potere condividerli con altri. E ‘ solo
nell’offrire che possiamo crescere e seguire la volontà si Dio. Questa è stata l’esperienza
della Chiesa di tutti i tempi e sarà anche il futuro che ci tocca preparare e forse
vivere”. (C.P)