2010-11-11 16:07:41

Intervento del cardinale Bozanic all'incontro in Costa d’Avorio tra Chiese africane ed europee


Ha preso il via ieri, ad Abidjan in Costa d’Avorio, un Seminario promosso dalle Conferenze episcopali d’Africa e Madagascar (Secam) e dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee sul tema: “La nuova situazione della missione ad gentes. Scambio di presbiteri e di agenti pastorali e formazione. Vocazioni”. Circa 40 i partecipanti, tra membri degli Episcopati europei ed africani ed esponenti di Dicasteri vaticani. L’attenzione è data prevalentemente alla dimensione missionaria della Chiesa e al significato della collaborazione tra Chiese particolari. Ampio spazio anche alla nuova realtà della missione ad gentes sulle vocazioni sacerdotali e religiose e sulla formazione di agenti pastorali e seminaristi in Africa e in Europa. Si cercherà di individuare forme di confronto, scambio e sinergie tra Chiese africane ed europee per una nuova evangelizzazione. Dopo il Sinodo speciale per l’Africa nel 2009 - ha osservato nel suo intervento stamane il cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria e vice presidente della Ccee - “è emersa tutta la vitalità della Chiesa in Africa, ma abbiamo anche sentito il grido di aiuto da parte di un continente ancora ferito da tanti problemi, povertà e guerre. Il Sinodo – ha proseguito il porporato - è stato un segno di speranza proprio da chi riesce a vedere come l’amore di Dio non abbandona i suoi figli”. Ecco perché c’è veramente il desiderio profondo di continuare a sviluppare i legami per portare avanti la missione per il bene delle comunità e di tutto il popolo europeo ed africano. “Trovare Cristo è sempre trovare una persona o una comunità che lo ama e che, per questo, dà testimonianza - ha aggiunto ancora il vicepresidente degli Episcopati europei - non solo noi vescovi, ma tutti sacerdoti, religiosi, laici siamo tutti mandati per annunziare Gesù Cristo a tutti. Tutti siamo responsabili della missione della Chiesa”. Da quanto precisato dal cardinale, emerge più che mai l’urgenza della collaborazione fra le Chiese per organizzare nuove iniziative e coinvolgere tutte le comunità, movimenti ecclesiali e religiosi. “E’ la comunione con Dio – ha concluso il cardinale Bozanic - che ci mette dentro il desiderio di amare, come Lui ama e mettere quindi a disposizione anche la nostra vita e le nostre risorse per potere condividerli con altri. E ‘ solo nell’offrire che possiamo crescere e seguire la volontà si Dio. Questa è stata l’esperienza della Chiesa di tutti i tempi e sarà anche il futuro che ci tocca preparare e forse vivere”. (C.P)







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