2010-11-11 13:13:30

Benedetto XVI: i Congressi eucaristici internazionali sostengano il lavoro della nuova evangelizzazione


I Congressi eucaristici, nel contesto attuale, sono chiamati a dare un contributo alla nuova evangelizzazione. Lo ha affermato Benedetto XVI nel ricevere questa mattina i partecipanti alla plenaria del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici, presieduto dall’arcivescovo, Piero Marini. Il Papa ha anche invitato a valorizzare le espressioni della devozione popolare dedicate al culto dell’Eucaristia. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

“Una festa di fede attorno al Cristo” del “sacrificio supremo per l’umanità”, una festa che può essere nazionale o mondiale e in questo secondo caso è detta Statio Orbis. Questa è per Benedetto XVI l’essenza di un Congresso eucaristico. Il raduno della Chiesa “che si raccoglie attorno al suo Signore e suo Dio”. Pensieri che il Papa ha condiviso con esperti del tema, i partecipanti all’Assemblea plenaria dell’organismo vaticano che coordina i Congressi eucaristici internazionali. Mentre la galassia di fedeli che hanno particolarmente a cuore il culto dell’Eucaristia lavora per il prossimo Congresso su scala mondiale, in programma a Dublino 2012, Benedetto XVI ha svolto alcune considerazioni sull’importanza spirituale di questi appuntamenti i quali, ha riconosciuto, “hanno ormai una lunga storia nella Chiesa”:

“Mediante la comunione al Corpo di Cristo la Chiesa diventa sempre più se stessa: mistero di unità ‘verticale’ e ‘orizzontale’ per l’intero genere umano. Ai germi di disgregazione, che l’esperienza quotidiana mostra tanto radicati nell’umanità a causa del peccato, si contrappone la forza generatrice di unità del Corpo di Cristo. L’Eucaristia, formando continuamente la Chiesa, crea anche comunione tra gli uomini”.

Il Papa ha ricordato alcune “felici circostanze” che hanno reso ancor più significativi i lavori dell’attuale plenaria, in particolare il 50.mo anniversario del Congresso eucaristico di Monaco di Baviera, al quale partecipò anche il giovante teologo, Jospeh ratzinger, e che – ha affermato Benedetto XVI – “segnò una svolta nella comprensione di questi eventi ecclesiali elaborando l’idea di ‘statio orbis’”, poi ripresa da testi specifici del magistero. Inoltre, l'evento di Dublino avrà anche un carattere giubilare, perché cadrà a 50 dall'apertura del Concilio Vaticano II. Quindi, il Pontefice ha messo in luce un obiettivo fondamentale di questi raduni:

“Compito dei Congressi Eucaristici, soprattutto nel contesto attuale, è anche quello di dare un peculiare contributo alla nuova evangelizzazione, promuovendo l’evangelizzazione mistagogica (cfr Esort. ap. postsinod. Sacramentum caritatis, 64), che si compie alla scuola della Chiesa in preghiera, a partire dalla liturgia e attraverso la liturgia. Ma ogni Congresso porta in sé anche un afflato evangelizzatore in senso più strettamente missionario, tanto che il binomio Eucaristia-missione è entrato a far parte delle linee guida proposte dalla Santa Sede”.

Da Benedetto XVI è poi arrivata agli esperti una indicazione liturgico-pastorale. Poiché, ha osservato, “la celebrazione eucaristica è il centro e il culmine di tutte le varie manifestazioni e forme di pietà:

“…è importante che ogni Congresso eucaristico sappia coinvolgere ed integrare, secondo lo spirito della riforma conciliare, tutte le espressioni del culto eucaristico ‘extra missam’ che affondano le loro radici nella devozione popolare, come pure le associazioni di fedeli che a vario titolo dall’Eucaristia traggono ispirazione (…) Anche in questo senso i Congressi eucaristici sono un aiuto al rinnovamento permanente della vita eucaristica della Chiesa”.







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