2010-11-10 14:52:36

Messico: i vescovi promuovono il dialogo contro la crisi


Mons. Carlos Aguiar Retes, presidente della Conferenza episcopale del Messico e arcivescovo di Tlalnepantla, in una nota consegnata alla stampa ha riassunto i lavori della prima giornata della 90.ma Assemblea plenaria in corso, alla quale partecipano 130 vescovi che guidano le 91 diocesi del Paese. Dopo aver ascoltato le relazioni introduttive, da oggi “i vescovi si occuperanno in particolare di riflettere sulla Missione continentale tenendo presente il contesto del Paese” sul quale i presuli, recentemente, hanno fornito una loro interpretazione con la Lettera pastorale “Cristo la nostra pace e che il Messico abbia una vita degna. Si tratta - precisa mons. Aguiar Retes - di un obiettivo molto importante se si tiene in considerazione la crescita della violenza, fenomeno delicato e complesso, che svela tre delle nostre grandi crisi: quella della legalità, quella dell’indebolimento del tessuto sociale e, infine, quella dei valori”, che si palesa in diversi ambiti: “sociale, culturale, politico ed economico”. Secondo i vescovi del Messico, la realtà del Paese merita una grande attenzione “poiché la società si è molto indebolita” e la crisi ha colpito la convivenza politica e quotidiana, così come la dimensione etica del vivere “e ciò ha causato una progressiva crisi culturale e sociale i cui risultati ed espressioni sono la violenza, la corruzione, la difficoltà di avere giustizia e la lentezza nella realizzazione delle riforme necessarie”. È un male che colpisce tutti e che la Chiesa sente il dovere di richiamare affinché ognuno, tramite un’attiva partecipazione, dia il proprio contributo al superamento dello stato attuale delle cose. “La Chiesa è uno strumento valido ed efficace per promuovere i valori morali che occorrono per raggiungere un miglioramento delle persone e dei cittadini”, ha detto il presidente dell’episcopato, che ha poi assicurato il contributo della comunità ecclesiale: “In questo contesto - scrive mons. Aguiar - la partecipazione della Chiesa è indispensabile per incoraggiare il dialogo, la dignità umana, ma anche la libertà religiosa”. E proprio sulla libertà religiosa il presule ha ribadito che la Chiesa non cerca privilegi, bensì chiede una “cornice giuridica democratica per sviluppare una positiva collaborazione nella risoluzione dei problemi sociali”. (A cura di Luis Badilla)







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