Emergenza Haiti: dopo terremoto e colera, le devastazioni dell’uragano Tomas
Si è aggiunto l’uragano Tomas, passato tra venerdì e sabato scorsi sull’isola, al
forte terremoto del 12 gennaio e all’epidemia di colera delle scorse settimane: tutti
fenomeni che hanno causato morte e devastazione ad Haiti. I dati ufficiali della Protezione
civile, citati dalla Misna, riferiscono di 20 morti, 11 dispersi e 36 feriti, oltre
a una lunga serie di anni, provocati soprattutto da allagamenti: il mare che ha travolto
molte abitazioni sulla costa, ed esondazioni di fiumi nell’interno. Le aree più colpite
sono la penisola meridionale del Paese e il dipartimento centroccidentale dell’Artibonite.
Intanto, l’ultimo bilancio delle vittime del colera si attesta a quota 544 morti e
ottomila contagiati ricoverati. Sempre più difficili, proprio per evitare il propagarsi
della malattia, gli scambi e le comunicazioni tra Haiti e l’altra parte dell’isola,
la Repubblica Dominicana: nei giorni scorsi alcuni haitiani esasperati dalle sofferenze
hanno assaltato un camion di merci provenienti da Santo Domingo, in segno di rappresaglia
contro le autorità dominicane che hanno chiuso le frontiere, bloccando così il passaggio
dei commercianti di Haiti, per i quali, in questa situazione, l’unica fonte di sostentamento
consiste nella vendita delle poche merci reperibili nei mercati della Repubblica Dominicana.
In loro sostegno è arrivata anche la voce di padre Regino Martínez, missionario gesuita
e direttore della rete ‘Solidaridad fronteriza’, che opera nelle zone di confine e
ha lanciato un appello ai governanti dei due Stati affinché s’incontrino per trovare
insieme una soluzione. (R.B.)