Grecia, il partito socialista vince le amministrative per pochi voti
Il partito socialista greco Pasok ha vinto ieri di un soffio le elezioni amministrative,
trasformatesi in referendum nazionale sulla politica del governo, in sette delle tredici
mega-regioni, secondo i dati ufficiali su una media del 94% dei voti contati. Il premier,
Giorgio Papandreou, si è dichiarato soddisfatto di un risultato che mantiene ancora
leggermente in testa il Pasok, dopo un anno di crisi e proteste sociali per i tagli
a salari e pensioni. E ha spazzando via l'ipotesi, da lui stesso evocata, di possibili
elezioni anticipate in caso di sconfitta. “Il popolo che ci portò al potere un anno
fa ha confermato che vuole il cambiamento, e quindi proseguiremo subito per la nostra
strada e i nostri obiettivi” ha detto ieri sera Papandreou commentando a caldo i primi
risultati. Ma l'opposizione sottolinea il magro risultato, che riduce dal 10% delle
politiche al 2,5% il vantaggio del Pasok nei confronti del secondo partito Nuova Democrazia
(ND, centrodestra) e fa crescere sensibilmente il Partito comunista (Kke), che supera
l'11% contro il 7,5% delle politiche in mezzo ad una forte astensione di circa il
40%. Ciò dimostrerebbe, secondo l'opposizione di destra e di sinistra, che “gli elettori
hanno respinto la politica di austerità” varata dal governo insieme a Ue e Fmi.