Padre Lombardi sulla cerimonia nella Basilica della Sagrada Familia
Dopo la celebrazione nella Sagrada Familia di Barcellona, il direttore della Sala
Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, si è intrattenuto con i giornalisti
delle testate internazionali che seguono la visita del Papa in Spagna. Padre Lombardi
ha espresso la positiva sorpresa del Papa, vissuta ieri di fronte ai tanti fedeli
che lo attendevano a Barcellona e che si sono trattenuti tutta la notte sotto al
Palazzo arcivescovile con acclamazioni e canti. Inoltre, in riferimento alle parole
pronunciate dal Pontefice durante la conferenza stampa in aereo, padre Lombardi ha
detto che non c’è contraddizione quando Benedetto XVI da una parte denuncia la secolarizzazione
dell’Europa e dall’altra evidenzia la viva realtà della Chiesa nel Vecchio Continente.
Il Papa, ha spiegato il direttore della Sala Stampa Vaticana, non ha fatto analisi
storiche parlando dell’anticlericalismo e del laicismo degli anni Trenta in Spagna,
ma voleva solo ricordare un periodo storico del Paese e spiegare che oggi la Chiesa
cerca “l’incontro, non lo scontro”. Prima della conferenza stampa, padre Lombardi
ha commentato la solenne di cerimonia di questa mattina al microfono di Alessandro
De Carolis:
R. – Questa
celebrazione è stata veramente straordinaria per l’ambiente in cui si è svolta: questo
Tempio, molto originale ma anche con una ricchezza di significati e di simboli veramente
molto grande. E’ un intero universo della vita cristiana. Il Papa, parlando di Gaudí
e della sua visione, ha messo bene in rilievo come egli leggesse il libro della natura,
il libro della Scrittura e il libro della liturgia e davvero, entrando in questa chiesa,
lo si nota moltissimo. Credo che il Papa, che è anche un grande studioso della liturgia,
abbia vissuto questa celebrazione con una intensità particolare, perché è una celebrazione
che esprime tante dimensioni: quella della comunità della Chiesa inserita, della natura
inserita nella storia della salvezza. Il Papa aveva già fatto, da Papa, una consacrazione
di un altare, a Sydney. Ha consacrato anche alcune chiese ma, naturalmente, di dimensioni
e di significato molto minori di questo. Attraverso questa celebrazione ha veramente
potuto esprimere quelli che mi sembrano i significati principali di questo viaggio,
cioè il Primato di Dio.
D. – Oltre ai temi suggeriti dall’opera di Gaudí
e quindi dall’architettura della Sagrada Familia, il Papa ha parlato della Famiglia
di Nazareth, cui la basilica è dedicata, per lanciare anche un forte messaggio allo
Stato…
R. – Naturalmente. Questa chiesa è dedicata alla Sacra Famiglia
di Nazareth e quindi è spontaneo il riferimento alla famiglia. Questo argomento è
di grande attualità ed era logico che il Papa vi facesse riferimento. E' anche questo
uno dei grandi temi del suo Pontificato: il ribadire continuamente questa visione
cristiana dell’uomo che ha nella famiglia un punto assolutamente fondamentale per
la costruzione della società, per il pieno sviluppo della persona umana, per l’accoglienza
della vita … ecco, tutte le dimensioni che la vita familiare permette e che spesso
non sono sufficientemente tutelate e ricordate nella nostra cultura e nella nostra
società attuale. (gf)