L'Europa sia attenta non solo alle necessità materiali ma anche a quelle spirituali:
così il Papa al suo arrivo in Spagna
“Come il Servo di Dio Giovanni Paolo II, che da Compostela esortò il Vecchio Continente
a dare nuovo vigore alle sue radici cristiane, anch’io vorrei esortare la Spagna e
l’Europa a edificare il loro presente e a progettare il loro futuro a partire dalla
verità autentica dell’uomo, dalla libertà che rispetta questa verità e mai la ferisce,
e dalla giustizia per tutti, iniziando dai più poveri e derelitti. Una Spagna e un’Europa
non solo preoccupate delle necessità materiali degli uomini, ma anche di quelle morali
e sociali, di quelle spirituali e religiose, perché tutte queste sono esigenze autentiche
dell’unico uomo e solo così si opera in modo efficace, integro e fecondo per il suo
bene”. E’ quanto ha detto il Papa stamani durante la cerimonia di benvenuto all’aeroporto
di Santiago de Compostela dove ha iniziato il suo viaggio apostolico in Spagna. Ad
accoglierlo, tra le autorità politiche, civili e religiose, i principi delle Asturie
e l’arcivescovo di Santiago. Ecco il testo del discorso di Benedetto XVI:
Altezze
Reali, Distinte Autorità Nazionali, Regionali e Locali, Signor
Arcivescovo di Santiago di Compostela, Signor Cardinale Presidente della
Conferenza Episcopale Spagnola, Signori Cardinali e Fratelli nell’Episcopato, Cari
fratelli e sorelle, Amici tutti.
Grazie, Altezza, per le
deferenti parole che mi ha rivolto a nome di tutti, e che sono l’eco profondo dei
sentimenti di affetto verso il Successore di Pietro dei figli e delle figlie di queste
nobili terre.
Saluto cordialmente coloro che sono qui presenti e tutti
quelli che si uniscono a noi attraverso i mezzi di comunicazione sociale, ringraziando
anche quanti hanno collaborato generosamente, ai diversi livelli ecclesiale e civile,
perché questo breve ma intenso viaggio a Santiago di Compostela e Barcellona sia molto
fruttuoso.
Nel più profondo del suo essere, l’uomo è sempre in cammino,
è alla ricerca della verità. La Chiesa partecipa a questo anelito profondo dell’essere
umano e si pone essa stessa in cammino, accompagnando l’uomo che anela alla pienezza
del proprio essere. Allo stesso tempo, la Chiesa compie il proprio cammino interiore,
quello che la conduce attraverso la fede, la speranza e l’amore, a farsi trasparenza
di Cristo per il mondo. Questa è la sua missione e questo è il suo cammino: essere
sempre più, in mezzo agli uomini, presenza di Cristo, “il quale per noi è diventato
sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione” (1Cor 1,30). Perciò,
anch’io mi sono messo in cammino per confermare nella fede i miei fratelli (cfr Lc
22,32).
Vengo come pellegrino in questo Anno Santo Compostelano e porto
nel cuore lo stesso amore a Cristo che spingeva l’Apostolo Paolo a intraprendere i
suoi viaggi, con l’anelito di giungere anche in Spagna (cfr Rm 15,22-29). Desidero
unirmi così alla grande schiera di uomini e donne che, lungo i secoli, sono venuti
a Compostela da tutti gli angoli della Penisola Iberica e d’Europa, e anzi del mondo
intero, per mettersi ai piedi di san Giacomo e lasciarsi trasformare dalla testimonianza
della sua fede. Essi, con le orme dei loro passi e pieni di speranza, andarono creando
una via di cultura, di preghiera, di misericordia e di conversione, che si è concretizzata
in chiese e ospedali, in ostelli, ponti e monasteri. In questa maniera, la Spagna
e l’Europa svilupparono una fisionomia spirituale marcata in modo indelebile dal Vangelo.
Proprio
come messaggero e testimone del Vangelo, andrò anche a Barcellona, per rinvigorire
la fede del suo popolo accogliente e dinamico. Una fede seminata già agli albori del
cristianesimo, e che germinò e crebbe al calore di innumerevoli esempi di santità,
dando origine a tante istituzioni di beneficienza, cultura ed educazione. Fede che
ispirò il geniale architetto Antoni Gaudí a intraprendere in quella città, con il
fervore e la collaborazione di molti, quella meraviglia che la chiesa della Sacra
Famiglia. Avrò la gioia di dedicare quella chiesa, nel quale si riflette tutta la
grandezza dello spirito umano che si apre a Dio.
Provo una gioia profonda
nell’essere di nuovo in Spagna, che ha dato al mondo una moltitudine di grandi Santi,
fondatori e poeti, come Ignazio di Loyola, Teresa di Gesù, Giovanni della Croce, Francesco
Saverio, fra tanti altri; Spagna che nel secolo XX ha suscitato nuove istituzioni,
gruppi e comunità di vita cristiana e di azione apostolica e, negli ultimi decenni,
cammina in concordia e unità, in libertà e pace, guardando al futuro con speranza
e responsabilità. Mossa dal suo ricco patrimonio di valori umani e spirituali, cerca
pure di progredire in mezzo alle difficoltà e offrire la sua solidarietà alla comunità
internazionale.
Questi apporti e iniziative della vostra lunga storia,
e anche di oggi, insieme al significato di questi due luoghi della vostra bella geografia
che visiterò in questa occasione, mi spronano ad allargare il mio pensiero a tutti
i popoli di Spagna e d’Europa. Come il Servo di Dio Giovanni Paolo II, che da Compostela
esortò il Vecchio Continente a dare nuovo vigore alle sue radici cristiane, anch’io
vorrei esortare la Spagna e l’Europa a edificare il loro presente e a progettare il
loro futuro a partire dalla verità autentica dell’uomo, dalla libertà che rispetta
questa verità e mai la ferisce, e dalla giustizia per tutti, iniziando dai più poveri
e derelitti. Una Spagna e un’Europa non solo preoccupate delle necessità materiali
degli uomini, ma anche di quelle morali e sociali, di quelle spirituali e religiose,
perché tutte queste sono esigenze autentiche dell’unico uomo e solo così si opera
in modo efficace, integro e fecondo per il suo bene.
Cari amici, vi
ripeto la mia gratitudine per il vostro cordiale benvenuto e la vostra presenza in
questo aeroporto. Rinnovo il mio affetto e la mia vicinanza agli amatissimi figli
di Galizia, di Catalogna e degli altri popoli della Spagna. Nell’affidare all’intercessione
di san Giacomo Apostolo la mia presenza tra voi, supplico Dio che giunga a tutti la
sua benedizione. Molte grazie.