India. Il cardinale Gracias: "con il presidente Obama sintonia e aiuto per la tutela
dei diritti umani”
I cristiani dell’India si trovano in sintonia con il presidente Usa Barak Obama su
temi quali la tutela dei diritti umani, la pace, la giustizia, il dialogo: è quanto
dice in un colloquio con l’agenzia Fides il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo
di Bombay e presidente della Conferenza episcopale dell’India, alla vigilia dell’arrivo
di Obama che, nella prima tappa del suo viaggio asiatico, si fermerà in India da domani
all’8 novembre. Il cardinale Gracias ha detto a Fides: “Sarà una visita all’insegna
dell’amicizia e della cooperazione fra i due Paesi: la cooperazione fra India e Stati
Uniti, le più grandi democrazie del mondo, potrà giovare al mondo intero. Uno dei
capitoli che saranno affrontati è la lotta al terrorismo: il presidente si fermerà,
simbolicamente, nel Taj Mahal Hotel, l’albergo di Bombay colpito dalla violenza terrorista
nel 2008. Il messaggio che vogliamo lanciare al mondo, come indiani e come cristiani,
è che il terrorismo è un male ed è frutto dell’odio: noi crediamo che sia l’amore
la forza che muove l’universo e che può creare pace, giustizia, gioia. I cristiani
dell’India – prosegue l’arcivescovo di Bombay – si attendono dal presidente Obama
parole di sostegno nella difesa dei diritti umani, del pluralismo, del dialogo e della
tolleranza”. Domenica prossima Obama – informa il cardinale – farà tappa nella scuola
cattolica del Santo Nome a Bombay per celebrare il Diwali, la festa indù della luce:
“Anche questa è una scelta di alto valore simbolico. Siamo onorati della sua presenza.
Vorrei sottolineare che quell’istituto, come molte altre scuole cattoliche in India,
ha solo il 5% di studenti cristiani, mentre il 60% è indù e il 35% musulmani. Qui
Obama potrà incontrare ragazzi di diverse culture, religioni e tradizioni, che esprimono
l’identità vasta e plurale dell’India. Sarà l’occasione per lanciare un messaggio
di amicizia e di dialogo fra cristiani e indù ma anche per ribadire la necessità di
tutelare il pluralismo e la protezione delle minoranze religiose in India”, continua.
“La visita a una scuola cattolica – spiega a Fides il cardinale – rappresenta anche
un chiaro riconoscimento, sotto gli occhi dell’intero Paese, alla preziosa opera educativa,
di altissimo livello, e all’ottimo servizio offerto alla nazione dalle scuole cristiane”.
La visita di Obama – è l’auspicio conclusivo espresso dal porporato – “potrà servire
a ribadire alla nazione che i cristiani, pur essendo una minoranza, non sono stranieri,
come affermano alcuni gruppi estremisti indù, ma sono completamente indiani: condividono
le sorti della nazione e sono felicemente e attivamente impegnati nell’opera di sviluppo,
di progresso, e di pacificazione del Paese”. (R.P.)