2010-11-05 14:47:15

India. Il cardinale Gracias: "con il presidente Obama sintonia e aiuto per la tutela dei diritti umani”


I cristiani dell’India si trovano in sintonia con il presidente Usa Barak Obama su temi quali la tutela dei diritti umani, la pace, la giustizia, il dialogo: è quanto dice in un colloquio con l’agenzia Fides il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e presidente della Conferenza episcopale dell’India, alla vigilia dell’arrivo di Obama che, nella prima tappa del suo viaggio asiatico, si fermerà in India da domani all’8 novembre. Il cardinale Gracias ha detto a Fides: “Sarà una visita all’insegna dell’amicizia e della cooperazione fra i due Paesi: la cooperazione fra India e Stati Uniti, le più grandi democrazie del mondo, potrà giovare al mondo intero. Uno dei capitoli che saranno affrontati è la lotta al terrorismo: il presidente si fermerà, simbolicamente, nel Taj Mahal Hotel, l’albergo di Bombay colpito dalla violenza terrorista nel 2008. Il messaggio che vogliamo lanciare al mondo, come indiani e come cristiani, è che il terrorismo è un male ed è frutto dell’odio: noi crediamo che sia l’amore la forza che muove l’universo e che può creare pace, giustizia, gioia. I cristiani dell’India – prosegue l’arcivescovo di Bombay – si attendono dal presidente Obama parole di sostegno nella difesa dei diritti umani, del pluralismo, del dialogo e della tolleranza”. Domenica prossima Obama – informa il cardinale – farà tappa nella scuola cattolica del Santo Nome a Bombay per celebrare il Diwali, la festa indù della luce: “Anche questa è una scelta di alto valore simbolico. Siamo onorati della sua presenza. Vorrei sottolineare che quell’istituto, come molte altre scuole cattoliche in India, ha solo il 5% di studenti cristiani, mentre il 60% è indù e il 35% musulmani. Qui Obama potrà incontrare ragazzi di diverse culture, religioni e tradizioni, che esprimono l’identità vasta e plurale dell’India. Sarà l’occasione per lanciare un messaggio di amicizia e di dialogo fra cristiani e indù ma anche per ribadire la necessità di tutelare il pluralismo e la protezione delle minoranze religiose in India”, continua. “La visita a una scuola cattolica – spiega a Fides il cardinale – rappresenta anche un chiaro riconoscimento, sotto gli occhi dell’intero Paese, alla preziosa opera educativa, di altissimo livello, e all’ottimo servizio offerto alla nazione dalle scuole cristiane”. La visita di Obama – è l’auspicio conclusivo espresso dal porporato – “potrà servire a ribadire alla nazione che i cristiani, pur essendo una minoranza, non sono stranieri, come affermano alcuni gruppi estremisti indù, ma sono completamente indiani: condividono le sorti della nazione e sono felicemente e attivamente impegnati nell’opera di sviluppo, di progresso, e di pacificazione del Paese”. (R.P.)







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