Azerbaigian: cristiani battisti in prigione per essersi riuniti a pregare
La polizia irrompe in una casa privata e arresta 4 cristiani battisti “colpevoli”
di pregare insieme, nella settentrionale Qusar.Il proprietario della casa e altri
tre cristiani, arrestati dalla polizia domenica scorsa sono stati subito portati avanti
al tribunale, che li ha condannati a 5 giorni di prigione, in una rapida udienza tenuta
a porte chiuse, senza dare nemmeno termini a difesa. L’agenzia "Forum 18" - ripresa
da AsiaNews - denuncia che il 1° novembre un altro cristiano, andato dalla polizia
per chiedere notizie dei 4 arrestati la sera prima, ha saputo che c’era già stato
il processo. Non è chiaro il reato contestato, mentre fedeli riferiscono che la polizia
li ha minacciati di pene molto più gravi. Nella casa erano riuniti circa 80 battisti
per celebrare la festa. Prima di andare via, la polizia ha anche tolto gas ed elettricità
all’appartamento, per impedire di preparare il pranzo festivo. Ha pure preso i nomi
di tutti i presenti, che ha fotografato e filmato. La polizia dice che si è trattato
di una “normale” operazione contro riunioni illegali. Nel Paese i gruppi religiosi
devono registrarsi e chiedere l'autorizzazione per qualsiasi attività, anche per riunirsi
per pregare. Molti gruppi delle Chiese battiste rifiutano di chiedere la registrazione,
per evitare ingerenze dello Stato. Altri tuttavia dicono che hanno chiesto il riconoscimento
ma le loro domande sono state bloccate per ragioni burocratiche. Ilya Zenchenko, capo
della comunità battista azera, ha spiegato a Radio Free Europe che la polizia di Qusar
con frequenza arresta e denuncia membri di gruppi religiosi, dicendo che deve combattere
“l’estremismo”. Nel Paese sono frequenti le condanne contro i cristiani battisti.
Nel maggio 2008 il pastore Zauer Balaev è stato condannato a due anni di carcere per
un reato fondato su prove denunciate come false. E’ stato rilasciato nel marzo 2008
a seguito di proteste formali delle organizzazioni battiste mondiali e dell’ex presidente
Usa Jimmy Carter. (R.P.)