Il rappresentante Onu a Mogadiscio condanna l’impiego di bambini soldato in Somalia
Radhika Coomaraswamy, Rappresentante speciale del Segretario Generale Onu in tema
di bambini coinvolti nei conflitti armati ha espresso ferma condanna sull'impiego
dei bambini soldato in Somalia, in un incontro ieri a Mogadiscio con il neo primo
ministro somalo Mohammed Abdullahi Farmajo. Da parte sua, il capo del governo di transizione
Tfg ha promesso di ''sradicare questo terribile fenomeno'' e ha indicato un ''piano
di azione'' in collaborazione con l'ufficio Onu per la ''messa in sicurezza'' e il
''rilascio'' dei piccoli impiegati in azioni di guerra. ''Accogliamo positivamente
l'impegno preso dal governo somalo di non arruolare bambini - ha detto Coomaraswamy
- e' una buona mossa. Sfortunatamente il mio ufficio non ha accesso a fonti dei ribelli
al Shabaab e Hizbul Islam, che impiegano anche loro i minori, ma chiediamo loro di
fermare tali reclutamenti''. Il Rappresentante Onu si e' poi augurato che il Tfg e
i miliziani suoi alleati possano essere tolti dalla ''lista delle vergogne'' che accusa
alcuni governi e gruppi armati di impiegare i bambini come soldati in aperta violazione
alla legge internazionale. Lo scorso maggio un rapporto dell'Unicef aveva affermato
che il reclutamento e l'uso di bambini come soldati da parte di gruppi armati in Somalia
e' in aumento e ''tutte le parti in conflitto sono coinvolte''. L'Unicef aveva denunciato
che in alcuni casi vengono reclutati anche piccoli di nove anni e le scuole utilizzate
come centri di reclutamento. (F.S.)