Giornata nazionale per la vita. I vescovi italiani: l'educazione è la sfida più urgente
“L’educazione è la sfida e il compito urgente a cui tutti siamo chiamati, ciascuno
secondo il ruolo proprio e la specifica vocazione”: lo si legge nel Messaggio del
Consiglio episcopale permanente per la 33ª Giornata nazionale per la vita, che si
celebrerà il 6 febbraio 2011. “Educare alla pienezza della vita” è il titolo del Messaggio,
reso noto oggi e ripreso dall'agenzia Sir. “Auspichiamo e vogliamo impegnarci – scrivono
i vescovi - per educare alla pienezza della vita, sostenendo e facendo crescere, a
partire dalle nuove generazioni, una cultura della vita che la accolga e la custodisca
dal concepimento al suo termine naturale e che la favorisca sempre, anche quando è
debole e bisognosa di aiuto”. I vescovi ricordano che “con preoccupante frequenza,
la cronaca riferisce episodi di efferata violenza: creature a cui è impedito di nascere,
esistenze brutalmente spezzate, anziani abbandonati, vittime di incidenti sulla strada
e sul lavoro. Cogliamo in questo – ammettono i presuli - il segno di un’estenuazione
della cultura della vita, l’unica capace di educare al rispetto e alla cura di essa
in ogni stagione e particolarmente nelle sue espressioni più fragili”. Di tutto ciò
“il fattore più inquietante è l’assuefazione: tutto pare ormai normale e lascia intravedere
un’umanità sorda al grido di chi non può difendersi”. Occorre perciò, evidenzia il
Messaggio, “una svolta culturale, propiziata dai numerosi e confortanti segnali di
speranza, germi di un’autentica civiltà dell’amore, presenti nella Chiesa e nella
società italiana. Tanti uomini e donne di buona volontà, giovani, laici, sacerdoti
e persone consacrate, sono fortemente impegnati a difendere e promuovere la vita.
Grazie a loro anche quest’anno molte donne, seppur in condizioni disagiate, saranno
messe in condizione di accogliere la vita che nasce, sconfiggendo la tentazione dell’aborto”.
I vescovi ringraziano “di cuore” le famiglie, le parrocchie, gli istituti religiosi,
i consultori d’ispirazione cristiana e tutte le associazioni che giorno dopo giorno
si adoperano per sostenere la vita nascente. A giudizio dei presuli, “quest’azione
di sostegno verso la vita che nasce, per essere davvero feconda, esige un contesto
ecclesiale propizio, come pure interventi sociali e legislativi mirati. Occorre diffondere
un nuovo umanesimo, educando ogni persona di buona volontà, e in particolare le giovani
generazioni, a guardare alla vita come al dono più alto che Dio ha fatto all’umanità”.
Ogni ambiente umano, animato da un’adeguata azione educativa, concludono i vescovi,
“può divenire fecondo e far rifiorire la vita”. (R.P.)
Al centro del Messaggio,
dunque, l’urgenza di un’educazione alla vita e di una svolta culturale. Al microfono
di Debora Donnini sentiamo don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio
Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei.