La benedizione del Papa ai religiosi del Cism, a 50 anni dalla fondazione dell'organismo:
la vita consacrata, dono di Dio alla Chiesa
La vita consacrata come "preziosissimo dono di Dio alla Chiesa". La valorizzazione
e la riscoperta dei carismi tradizionali per infondere nelle famiglie religiose la
"linfa vitale" necessaria a rispondere "in modo autentico ed efficace alla volontà
del Signore nel presente e nel futuro". Sono le due linee "fondamentali" che Benedetto
XVI sottolinea nel suo Messaggio, a firma del segretario di Stato, Tarcisio Bertone,
indirizzato all'Assemblea della Conferenza italiana superiori maggiori (Cism) - in
corso da ieri e fino al 6 novembre a Milano - a 50 anni dalla fondazione dell'organismo.
Sui lavori di apertura, il servizio dal capoluogo lombardo di padre Egidio Picucci:
La 50.ma
Assemblea generale della Cism, iniziata ieri pomeriggio a Milano con la partecipazione
di 150 rappresentanti provenienti da tutta Italia, assume quest’anno un particolare
significato, perché coincide con il 50.mo anniversario della fondazione della Conferenza,
avvenuta il 30 novembre 1960. Il tema dell’Assemblea, “Vita religiosa in Italia, un
progetto per il futuro”, lo ricorda rileggendo il cammino fatto a fianco degli organismi
ecclesiali, la promozione di incontri e confronti con le realtà del momento e, soprattutto,
accompagnando la vita consacrata alla recezione e all’attuazione degli orientamenti
del Concilio, alcuni dei quali profeticamente anticipati dalla stessa Conferenza nelle
sue Assemblee. Tutto questo autorizza a pensare che, se in alcuni Istituti qualcosa
agonizza, qualcosa sta anche nascendo. Si avverte, infatti, secondo quanto ha detto
il presidente della Conferenza, il salesiano don Alberto Lorenzelli, un nuovo fascino
che esercita sulla Vita consacrata la figura di Gesù; l’avvio di iniziative nuove,
talora perfino audaci, come la promozione del dialogo interreligioso e interconfessionale,
l’opzione per gli ultimi e gli esclusi, l’allargamento della vita comunitaria alla
diocesi e alla parrocchia, la necessità di una nuova spiritualità che integri il
naturale allo spirituale, il temporale all’escatologico, il passaggio da una vita
consacrata che fugge il mondo a una vita consacrata che testimonia la trascendenza
dentro la storia.
Non è mancato un cenno al contributo che i fondatori
di alcuni Istituti hanno dato alla formazione dell’unità d’Italia (di cui l’anno prossimo
ricorrerà il 150.mo anniversario) con la presenza dei religiosi vicino alla gente
mediante opere assistenziali e promozionali, riconosciute anche dal presidente, Giorgio
Napolitano, che ha mandato alla Conferenza una targa come segno di riconoscenza e
di gratitudine. L’Assemblea, a cui partecipa mons. Giuseppe Bertello, nunzio apostolico
in Italia, insieme ad alcuni vescovi del Piemonte, si concluderà sabato 6 novembre
con una concelebrazione presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova
e presidente della Cei.