Milano: aperte le celebrazioni per il quarto centenario della canonizzazione di San
Carlo Borromeo
“Fare memoria di san Carlo oggi ci chiede, in primo luogo, non tanto di ripercorrere
le tappe della storia che lo riguarda - la cui conoscenza pure è doverosa - quanto
di accogliere una sfida per il presente”. Così il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo
di Milano – come riporta l’Osservatore Romano - in apertura delle celebrazioni per
il quarto centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo, compatrono dell'arcidiocesi,
avviate con una Messa solenne in cattedrale, nella festività di Tutti i Santi. La
sua santità – osserva il porporato - “quale realtà umana e insieme azione della grazia
di Dio”, “ci richiama alla ‘buona notizia’ che la Chiesa ha dato e continua a dare,
e che il battesimo comunica a ogni cristiano, ossia che la santità è necessaria e
possibile per ciascuno di noi". Al termine della celebrazione ieri nel Duomo, c’è
stata l'esposizione dell'urna con le reliquie del santo, finora conservate nella cappella,
detta Scurolo, posta sotto l'altare maggiore. Le reliquie rimarranno esposte alla
venerazione dei fedeli fino al 31 luglio 2011, presso l'altare di San Giovanni Bono.
Giovedì 4 novembre, solennità liturgica di san Carlo Borromeo, nel duomo di Milano
il cardinale Tettamanzi presiederà la Messa pontificale e darà lettura della Lettera
che Benedetto XVI gli ha inviato per l'anniversario. In questa occasione saranno accolti
650 pellegrini della diocesi di Lugano, guidati dal vescovo Pier Giacomo Grampa. Molte
parrocchie dell'attuale diocesi elvetica al tempo di san Carlo erano infatti parte
di quella ambrosiana. Quando nel 1884 venne creata la diocesi di Lugano queste mantennero
il rito ambrosiano e in segno di comunione donarono al Duomo un calice, che verrà
utilizzato nella celebrazione di giovedì. Molte altre celebrazioni si svolgeranno
oltre che nelle 31 parrocchie dedicate a san Carlo anche fuori i confini dell'arcidiocesi.
(R.G.)