Il cardinale Bagnasco: il mondo ha ancora bisogno di santità
"La santità è lasciar emergere in noi la bellezza di Gesù”, “donata nel Battesimo”,
“affidata alla nostra libertà”, “fatta di gesti, parole, sentimenti". Così il cardinale
Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nell'omelia pronunciata
ieri nella Cattedrale di San Lorenzo, nella solennità di Tutti i Santi. "La santità
- ha sottolineato il porporato - è un dono, una grazia da chiedere umilmente, ma anche
una responsabilità che esige un lavoro serio e quotidiano, rinunce e scelte anche
dolorose, amore e obbedienza soprattutto quando non si capisce dove il buon Dio ci
porta". "Il mondo di oggi - ha spiegato il cardinale Bagnasco - ha ancora bisogno
di santità perché è vecchio, non si vuol bene ed ha perso la bussola". "Non parlo
del popolo nel suo complesso, della gente che vive con dignità e impegno i doveri
quotidiani, che vive la fede e l'amore alla Chiesa senza far chiasso", ha aggiunto
l'arcivescovo, ma "di quel modo di pensare che ogni giorno alza la voce per farsi
sentire e, ancor più, per imporre se stesso, i propri punti di vista. Quel modo che,
arrogante in modo scomposto o in modo tacito, vuole condizionare le menti e far credere
che quel modo di pensare e di vivere è già di tutti". La santità, infatti, "va contro
corrente, parla fuori dal coro, è giudizio e richiamo alla salvezza". In tal senso,
i santi – ha proseguito il presidente dei vescovi italiani - "sono la prova che è
possibile un mondo diverso, non importa se questo è distratto e superficiale, se rincorre
illusioni e bugie", perché "Gesù insegna che il seme va gettato" e che "Dio è sempre
all'opera con i suoi tempi". Alla domanda "se il mondo sia ancora interessato ai santi”,
il cardinale Bagnasco ha risposto: "non possiamo dire che i santi facciano notizia
ma certamente fanno bene a chi li conosce”. “Il buon esempio ha sempre presa, esercita
sempre un suo fascino benefico, è sentito come un richiamo contagioso, conferma una
segreta nostalgia di Cielo, dice che è possibile vivere limpidi anche in mezzo a paludi
di qualunque genere". "Quanto più i criteri e i costumi di una cultura si imbarbariscono
- ha ammonito il porporato - tanto più l’anima reagisce, sogna, e cerca modi diversi
di pensare e di vivere, modi luminosi e alti che esprimono la vera umanità dell’uomo.
Ecco perché i santi non andranno mai fuori moda: alcuni li potranno deridere credendosi
emancipati e moderni senza rendersi conto di essere invece lontani dalla realtà, ma
i santi resteranno sempre attuali". Infine l’incoraggiamento a tutti i fedeli a "non
lasciarci impressionare se a volte sembra che il male soffochi il bene: il Signore
Gesù ci assicura che la luce vince sempre" e ancora di "camminare nella santità certi
della grazia di Cristo e di aiutarci a vicenda, di sostenerci con la parola, la preghiera
e l’esempio". (A cura di Roberta Gisotti)