Camerun. L’urgenza di un'educazione civica per lo sviluppo del Paese
“Il gesto meccanico di andare alle urne non basta più. Al di là delle prossime scadenze
elettorali i cittadini vanno sensibilizzati, informati e formati circa i propri diritti
che devono conoscere per poterli difendere al meglio”. E’ la preoccupazione di mons.
Antoine Ntalou, arcivescovo in Camerun della diocesi settentrionale di Garoua e presidente
della locale Commissione Giustizia e Pace. In un colloquio con l’agenzia Misna sulle
sfide che attendono il Paese, anche nella prospettiva delle elezioni presidenziali
del prossimo anno e delle legislative e comunali del 2012, il presule ha osservato
che le consultazioni elettorali richiamano alla “necessità di organizzare elezioni
trasparenti, serie e in linea con i criteri democratici internazionalmente riconosciuti”
e insieme di fronteggiare quella “crisi di fiducia nella classe dirigente” che – secondo
il presule – è alimentata dalla “diffusa corruzione di cui tutti si lamentano”. Proprio
la corruzione dilagante – continua mons. Ntalou - spiega perché in un Paese così ricco
in risorse petrolifere e minerarie, che ha siglato accordi miliardari con multinazionali,
sviluppo e servizi sociali rimangono un miraggio per la stragrande maggioranza della
popolazione”. Le prossime elezioni – è l’auspicio del presule - potrebbero consegnare
al Paese nuovi dirigenti “in grado di difendere meglio gli interessi della nazione”,
ad esempio destinando i proventi delle vendite di petrolio, gas naturale, oro, bauxite
e cacao “ai giovani, alla lotta alla disoccupazione, all'istruzione e la sanità”.
Per riavvicinare la popolazione alla vita politica e democratica, la Commissione Giustizia
e Pace ha scritto un “Manuale di educazione civica” che sviluppa i temi della legge,
la democrazia, gli elettori e il bene comune. L'iniziativa sarà presentata nelle cinque
provincie ecclesiastiche del Paese: Bamenda, Yaoundé, Maroua, Bertoua e Douala. (C.D.L.)