Tv, stasera su Rai 1 “Sotto il cielo di Roma”, miniserie sul Pontificato di Pio XII
Alcuni episodi legati al Pontificato di Papa Pio XII e diverse, drammatiche pagine
vissute nella capitale durante la Seconda Guerra Mondiale. Sono questi i principali
capitoli attraverso cui si snoda la miniserie “Sotto il cielo di Roma” prodotta da
Lux Vide e in onda stasera e domani su Rai 1. Su questa fiction si sofferma al microfono
di padre Vito Magno il presidente di Lux Vide, Ettore Bernabei:
R. – Bisognava
riuscire a cogliere l’essenza di questo Pontificato, che ha avuto tanta importanza
anche nella storia del mondo, perché la Chiesa ha svolto un ruolo determinante nella
Seconda Guerra Mondiale, proprio per vedere di limitarne le conseguenze più disastrose
e per avviare una conclusione di pace.
D. – Quale ritratto esce di Pio
XII?
R. – Emerge un uomo di eccezionale valore morale e spirituale,
ma anche di grande intelligenza e prudenza politica. Il problema era di salvare Roma
dalle distruzioni di una guerra terrificante. Gli Stati maggiori dei due eserciti
avevano curato fin nei più minuti particolari i piani di battaglia per combattere
la guerra dentro la città di Roma. Il suo impegno fu quello di salvare Roma da una
distruzione che sarebbe stata terrificante. Roma poteva diventare una Stalingrado.
D.
– Qual è, a suo avviso, la scena più intensa del film?
R. – Una delle
ultime, quando il generale Wolf accettò di andare in Vaticano, sollecitato da varie
parti per conto di Pio XII, e il Papa chiese che i tedeschi si ritirassero senza combattere.
Questo fu l’espediente ultimo. Il Papa aveva cercato di ottenere dai due eserciti
e dai due schieramenti una dichiarazione che riconoscesse Roma “città aperta”. Ma
in questo non riuscì. Allora ricorse all’espediente di chiedere – e riuscì ad ottenerlo
– che l’esercito tedesco si ritirasse prima che arrivassero gli angloamericani. Nello
stesso tempo Pio XII chiese agli angloamericani di ritardare il loro ingresso a Roma.
D. – L’estate scorsa Benedetto XVI ha visto la fiction. Cosa ha detto?
R.
– E’ rimasto molto colpito, partecipe e ammirato; ci ha dato il suo plauso alla qualità
artistica e tecnica dello sceneggiato, ma soprattutto al rigore con cui è stata fatta
la ricostruzione storica e a come, finalmente, sia stata dimostrata, senza polemica,
l’infondatezza di certe accuse mosse a quel Pontefice.(a.p.)