2010-10-30 15:17:35

La festa dell'Acr con Benedetto XVI: le voci dei giovani


Voci, canti e preghiere hanno accompagnato stamani l’abbraccio di animatori, ragazzi e bambini dell’Azione Cattolica a Benedetto XVI. Nei loro volti, pieni di gioia per l’incontro con il Papa, risplende tutta l’associazione, impegnata a vivere in forma comunitaria l’esperienza di fede e l’annuncio del Vangelo. Ascoltiamo alcune testimonianze raccolte in Piazza San Pietro da Amedeo Lomonaco: RealAudioMP3

(musica)

R. - Per noi è molto importante essere giunti qui, a Roma, per ascoltare le parole del Papa in una giornata di festa con l’Azione cattolica ragazzi.

D. - L’incontro di oggi è intitolato “Diventare grandi insieme”. Cosa significa per voi ragazzi diventare grandi, facendo parte dell’Azione Cattolica?

R. - Ci insegna a vivere la vita divertendoci. Credere, stare con gli amici, trovare la felicità stando con gli altri.

R. - Avere un amico in più con cui giocare e stare insieme.

D. - Che forza ti dà l’Azione Cattolica?

R. - L’energia per non scoraggiarmi quando mi sento giù.

R. – La forza e la gioia di essere in compagnia, di essere amici tutti!

R. - E’ importante perché ci aiuta nel cammino della vita.

R. - Aiuta perché sai che non sei solo e che c’è sempre qualcuno che ti ascolta, che ti sente, anche quando affronti cose negative.

D. - Che cosa vorresti dire oggi al Papa?

R. - Grazie perché ci aiuti in questo anno catechistico, che abbiamo iniziato da poco.

R. - Un grazie per questa bellissima giornata, perché è veramente una bellissima esperienza!

D. - Abbiamo con noi il vescovo di Teggiano: eccellenza, cosa significa per voi incontrare il Santo Padre, parlo del vostro gruppo dell’Azione Cattolica in particolare?

R. - (Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Teggiano-Policastro)
Mettere in comune quella che è la ricchezza della propria fede, delle proprie esperienze e il crescere, appunto, insieme, il maturare all’interno della fede. Ciò che si semina nella vita associativa, poi porta frutto dove la Provvidenza vorrà …

D. - Un gruppo numeroso di ragazzi: siete dell’Azione Cattolica di …

R. - … di Giugliano.

D. - Cosa significa per voi essere qui e incontrare il Santo Padre?

R. - Stare insieme al Papa e con lui dire “siamo la tua mano forte nella società”, soprattutto in zone come quelle dove siamo noi, in cui c’è bisogno di essere forti sul territorio. Qui siamo chiamati ad essere la manovalanza di Dio ... non della camorra … (applausi).

D - L’Azione Cattolica, in questo senso, aiuta a scegliere la strada giusta e non altre strade che sono invece sbagliate …

R. - A molti di noi ha dato un giusto indirizzo. Ci sono bambini che sono in mezzo alla strada. Stando invece nell’Azione Cattolica seguono una giusta strada. In compagnia del Signore sono in mani sicure.

D. - Tu sei un animatore: cosa vuol dire far parte dell’Azione Cattolica?

R. - Fare parte dell’Azione Cattolica, secondo me, significa soprattutto crescere con Cristo, crescere anche in Cristo. Noi vogliamo veramente educare questi ragazzi alla fede e alla vita.

D. - Tu sei dell'Azione Cattolica di Genova: nella tua esperienza di vita, cosa ti ha dato vivere in questa associazione?

R. - Io sono entrato in Azione Cattolica da poco, soltanto da due anni, però mi ha cambiato completamente. All’inizio pensavo fosse una cosa non importante, invece poi ho visto che vivere insieme - anche questi momenti - è fondamentale. Quindi anche le esperienze che noi vogliamo insegnare sono sempre queste: di avere Cristo vicino! (m.g.)

(musica)







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