Allarme Onu su possibile guerra civile in Libano. Hariri: " il Paese non cadrà nella
discordia"
Il Libano non cadrà nella discordia. Così il premier Hariri all’indomani dell’appello
al boicottaggio delle indagini ONU sull’omicidio di suo padre – l’ex premier Saad
Hariri - da parte del leader di Hezbollah, Nasrallah. La comunità internazionale teme
che la situazione degeneri in una guerra civile. La Francia ha chiesto la fine dei
rifornimenti di armi fuori dal controllo statale. Ma tra i paesi vicini chi può aiutare
il Libano in questa fase? Eugenio Bonanata lo ha chiesto a Roger Bouchahine,direttore
dell’Osservatorio Geopolitico Mediorientale:
R. - La guerra civile è già
in atto, perché dalle analisi svolte a 360° risulta che in Libano si stanno armando
tutti. Il rischio di una guerra civile non c’è soltanto quando si spara nelle strade.
Nel Paese, ogni giorno ci sono minacce tra gruppi diversi, tra politici diversi. C’è
una tensione smisurata, quasi incontrollabile. La guerra civile in senso stretto non
ci sarà, proprio perché non c’è una situazione tale per fare una guerra civile: le
guerre civili ci sono quando i due gruppi o si armano all’improvviso o sono già armati
e si scontrano. In Libano, oggi, c’è il potere degli Hezbollah che minaccia l’esistenza
dello Stato libanese stesso. Se Hezbollah decide di invadere tutto il territorio creando
una situazione di Stato militare occupato, le conseguenze sarebbero gravissime. Non
so poi a chi si chiederebbe un intervento…
D. - Tra i Paesi arabi, chi può
fare qualcosa a favore della complessa situazione del Paese libanese?
R. -
Nessuno. La Siria continuerà a lasciar agire Hezbollah e non vede l’ora di rimettere
i piedi dentro il Libano. Forse, si potrebbe giocare questa carta: per non far scoppiare
una nuova guerra civile, permetteranno il rientro nel Paese della Siria che già esercita
un’influenza al cento per cento. Il vero problema è che il Libano non ha un Paese
amico che può intervenire. Non si può scavalcare la Siria per entrare in Libano, non
è che l’Egitto può mandare i soldati egiziani con gli aerei per intervenire. Hariri
ha l’Arabia Saudita dietro, ma l’Arabia Saudita non riesce a difendersi - essa stessa
- dalle minacce dei salafiti e dei gruppi jihadisti e yemeniti che mettono in difficoltà
la sicurezza del Paese. Il Libano spera nell’Onu, spera nella giustizia, spera nell’Occidente.
Non può sperare in un Paese amico arabo, perché poi c’è la questione della religione.
Non ci dimentichiamo che una guerra civile in Libano può far scoppiare la guerra sunnita
e sciita in tutto il mondo. L’amministrazione Obama sta sottovalutano questo rischio,
ma se questa guerra scoppia - e può partire proprio dal Libano - significherebbe accendere
il fuoco in mezzo mondo.