2010-10-28 14:12:26

Usa: piano dei vescovi per rafforzare l'identità cattolica della Campagna contro la povertà


La “Campagna per lo sviluppo umano” (“Catholic Campaign for Human Development" - Cchd), il programma contro la povertà della Conferenza episcopale degli Stati Uniti si appresta a subire una profonda riorganizzazione che, senza nulla togliere al suo impegno a favore dei poveri, ne rafforzerà l’identità cattolica. Il piano prevede una “road map” in dieci punti che sarà presentata alla prossima sessione autunnale dei vescovi a novembre. L’obiettivo – spiega mons. Roger Morin, vescovo di Biloxi e presidente della sottocommissione episcopale che coordina la Campagna – è essenzialmente di assicurare che i progetti finanziati dalla Cchd non siano in contrasto con la dottrina sociale e morale della Chiesa e “con la sua missione evangelica di difendere la vita e la dignità dei poveri nel Paese”, anche alla luce delle due Encicliche del Papa “Deus caritas est” “Caritas in veritate”. In questo senso il nuovo assetto organizzativo, tra le altre cose, incoraggerà il coinvolgimento diretto delle parrocchie e delle varie realtà ecclesiali locali alle iniziative finanziate dalla Campagna. Saranno inoltre sviluppate linee di orientamento etico più precise per aiutare i vescovi a fare in modo che i fondi stanziati dalla Cchd non arrivino a gruppi e organizzazioni in conflitto con gli insegnamenti della Chiesa. A questo scopo essi potranno, tra l’altro, avvalersi regolarmente della consulenza di teologi morali. Istituita dalla Conferenza episcopale nel 1969 , la “Campagna per lo sviluppo umano” finanzia numerosi progetti di promozione umana, economica e sociale a favore delle categorie sociali indigenti del Paese. A questo scopo essa promuove ogni anno a gennaio un “Mese di sensibilizzazione sulla povertà in America”. (A cura di Lisa Zengarini)







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