I somali della parte centro meridionale del Paese e quelli della diaspora hanno approfittato
del clima di stabilità nella repubblica autoproclamata del Somaliland per mandare
i loro figli a scuola lì, potenziando l'iscrizione in istituti di istruzione pubblici
e privati nella regione. Circa il 10% dei 200 mila studenti che frequentano la scuola
primaria - riferisce l'agenzia Fides - provengono da questa parte del Paese. Nel Somaliland
ci sono 392 scuole pubbliche primarie con soli 2.367 insegnanti, e solo il 40% dei
bambini del Paese che ha accesso all'istruzione. L'Abaarso-Tech, a 23 km a nordovest
di Hargeisa, la capitale, è una delle due scuole superiori della regione approvate
dal Somaliland National Examinations Board che ammette studenti intermedi. Entrambe
le scuole ammettono solo studenti che hanno ottenuto il massimo dei voti all'esame
intermedio, ognuna almeno 50 all'anno. Le autorità del Somaliland consentono ai somali
provenienti dal centro-sud l'accesso ai servizi pubblici quali la sanità e l'istruzione,
pur considerandoli come rifugiati. Le organizzazioni della società civile stimano
che, negli ultimi 19 anni, mezzo milione di somali hanno cercato rifugio nel Somaliland.
Almeno 300 mila provenienti dalla Somalia centro meridionale vivono in campi profughi,
mentre circa 200 mila vivono nei principali centri urbani della regione. Inoltre,
ci sono anche centinaia di somali della diaspora. Proprio a causa dell'elevato numero
di profughi, le autorità del Somaliland hanno espresso preoccupazione riguardo all'estensione
delle risorse del servizio pubblico, ed hanno fatto appello alla comunità internazionale
di sostenere il Somaliland per migliorare i servizi, compresi la formazione degli
insegnanti e le scuole tecniche. (R.P.)