Myanmar: la Chiesa mobilitata per le vittime del ciclone Giri
La Chiesa in Myanmar è impegnata in prima linea nei soccorsi alle vittime del ciclone
Giri che il 22 ottobre ha colpito lo Stato di Arakan, nella parte occidentale del
Paese, lasciando più di 4mila persone senza casa e un numero imprecisato di morti
e dispersi. “Karuna Pyay”, la Caritas locale, ha già cominciato a distribuire medicinali
e sta facendo arrivare acqua potabile, riso e olio alle popolazioni colpite, ha riferito
all’agenzia Ucan il direttore dell’organizzazione padre David Ba Thein. Insieme ad
essa ci sono altre organizzazioni caritative locali come il Karuna Myanmar Social
Services (Kmss) e la Croce Rossa birmana. Anche se ha colpito un’area relativamente
circoscritta, il ciclone ha comunque provocato ingenti danni alle infrastrutture e
alle case, come ha confermato all’agenzia Misna un volontario del “Catholic Overseas
Development Agency’ (Cafod), l’agenzia umanitaria della Chiesa inglese, pronta a sostenere
organizzazioni locali nell’emergenza. Giri è stato più forte del ciclone Nargis che
nel 2008 aveva scatenato venti a 240 chilometri orari probabilmente la peggiore catastrofe
naturale nella storia birmana. Secondo fonti giornalistiche indipendenti che diffondono
notizie dall’estero, il ciclone avrebbe provocato oltre 80 vittime, mentre la Croce
Rossa riferisce di alcuni villaggi quasi spazzati via dalla forza della tempesta.
La località di Meybon, tra Kyaupyu e la capitale dell’Arakan, Sittwe, è stata identificata
come la zona maggiormente danneggiata. (L.Z.)