Tareq Aziz condannato a morte. Padre Lombardi: ci si augura che la sentenza non sia
eseguita
Tareq Aziz, viceprimo ministro iracheno al tempo di Saddam Hussein, è stato condannato
a morte per impiccagione dall’Alta Corte penale di Baghdad. Insieme a lui anche l'ex
ministro dell'Interno, Saadun Shaker e l'ex segretario personale di Saddam, Abdel
Hamid Hamud. La sentenza è stata emessa nell'ambito del processo relativo alla sanguinosa
campagna avviata per la chiusura dei partiti religiosi in Iraq negli anni Ottanta.
L’Unione Europea ribadisce il suo “no” alla pena capitale. I legali di Tareq Aziz
intanto ipotizzano che potrebbero chiedere aiuto al Vaticano. Il Direttore della
Sala Stampa Vaticana P.Federico Lombardi ribadisce che "la posizione della Chiesa
cattolica sulla pena di morte è nota" e che "ci si augura che la sentenza" "non venga
"eseguita, proprio per favorire la riconciliazione e la ricostruzione della pace e
della giustizia in Iraq dopo le grandi sofferenze attraversate". Per quanto riguarda
poi un possibile intervento umanitario, Padre Lombardi precisa che "la Santa Sede
è solita adoperarsi non in forma pubblica, ma per le vie diplomatiche a sua disposizione".
Massimiliano Menichetti ha intervistato Mario Marazziti, portavoce
della Comunità di Sant’Egidio promotrice della moratoria mondiale contro la pena di
morte.