Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime dello tsunami che si e' abbattuto
sull'isola indonesiana di Sumatra. Almeno 100 persone sono morte e si calcola che
altre 500 siano disperse. Alessandro Guarasci
Sono decine
i villaggi che sono stati spazzati via dal maremoto seguito al sisma di magnitudo
7.7 che ieri ha fatto tremare l'arcipelago di Sumatra. L’allarme tsunami, scattato
subito, evidentemente non ha raggiunto i centri più piccoli. L’acqua è entrata nell’entroterra
per circa 600 metri. Un funzionario governativo locale ha però spiegato che parte
dei dispersi potrebbe aver cercato rifugio sulle colline. Il governo ha deciso di
dichiarare lo stato d’emergenza nell’area delle isole Mentawai, le più colpite. Il
ministro del welfare Laksono ha deciso di visitare la zona, per portare di persona
aiuti alle vittime. Laksono ha inoltre riferito che l'unico mezzo di trasporto possibile
e' l'elicottero, perché la marea è ancora alta e rischia di danneggiare le navi. Nel
frattempo, a Giava, altra isola indonesiana è' iniziata l'eruziojne attesa del vulcano
Merapi. Lo riferiscono le autorita' locali che da ieri hanno disposto l'evacuazione
dei 19.000 residenti alle pendici del cono che raggiunge quasi tremila metri.