2010-10-26 14:45:46

Filippine: la Chiesa offre la sua mediazione nei negoziati governo-guerriglia


La Chiesa filippina è pronta ad offrire la sua mediazione per la ripresa dei negoziati di pace tra il governo e la guerriglia comunista. Lo ha detto mons. Emmanuel Celeste Trance, vescovo di Catarman, rispondendo così ad una espressa richiesta dei ribelli dopo la nomina, la settimana scorsa, di una nuova squadra di negoziatori governativi. “La Chiesa continua a sostenere gli sforzi sinceri per arrivare alla pace”, ha dichiarato il presule ai microfoni di Radio Veritas, aggiungendo che le due parti devono dimostrare “buona volontà”. La notizia della nomina da parte del presidente Benigno Aquino dei nuovi negoziatori – riferisce l’agenzia Ucan - è stata salutata positivamente dalla Piattaforma ecumenica filippina per la pace (Pepp), un’associazione che raccoglie esponenti di primo piano di diverse Chiese cristiane, tra cui quella cattolica. “Questo sviluppo è benvenuto”, ha dichiarato il segretario generale dell’associazione mons. Deogracias Iñiquez Jr., vescovo di Kalookan, esprimendo l’auspicio che i negoziati “aprano la strada a politiche che permettano una più equa distribuzione delle ricchezze del Paese e la valorizzazione delle sue risorse naturali”. L’Ordinario militare delle Filippine, mons. Leopoldo Tamulak, ha sottolineato, da parte sua la necessità che il governo e i ribelli discutano anche dei bisogni concreti della gente. “Ascoltare la voce della gente aiuterà a realizzare le sue aspirazioni”, ha detto il presule. La pacificazione con i ribelli comunisti, attivi da più di 40 anni nelle Filippine, è una delle priorità indicate dal Presidente Aquino dopo la sua investitura. Un altro fronte su cui si è impegnato il nuovo governo è il processo di pace con i separatisti islamici nella provincia meridionale di Mindanao. (L.Z.)







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