Riforma del Fondo Monetario Internazionale: maggior peso delle economie emergenti
La borsa di Singapore ha lanciato un’offerta di 8,2 miliardi di dollari in vista della
fusione con la borsa di Sydney, con l’obiettivo di creare un unico potente centro
finanziario nella regione Asia-Pacifico. Intanto sempre in primo piano l’accordo sulla
riforma del Fondo Monetario internazionale, raggiunto sabato in seno al g20 finanziario
che si è tenuto in Corea del Sud. Sull’intesa, che prevede un peso maggiore delle
economie emergenti all’interno dell’istituzione, Eugenio Bonanata ha intervistato
Riccardo Moro, docente di politiche dello sviluppo alla Statale di Milano: