Anglicani: una nuova associazione chiede il rinvio del voto sulle donne vescovo
Una nuova associazione di anglicani conservatori inglesi intende proporre un nuovo
modello di riforma regolamentare per la Chiesa d’Inghilterra. L’obiettivo è di consentire
ai fedeli, che non accettano per il futuro la guida di donne vescovo, di rimanere
in comunione con gli altri fedeli ma sotto il governo dei vescovi attuali. La nuova
associazione, riferiscono l’agenzia Reuters e l’Osservatore Romano, nasce all’interno
del gruppo evangelico “Reform” che nei giorni scorsi ha tenuto la propria assemblea
annuale. Il presidente di Reform, Rod Thomas, ha dichiarato che il modello di riferimento
trae spunto dalla spiritualità di Sant’Agostino. Il nome della nuova associazione
– ha aggiunto - potrebbe essere proprio legato a quello del dottore della Chiesa.
Rod Thomas ha sottolineato poi che i gruppi tradizionalisti e conservatori anglicani
stanno accrescendo il loro seguito tra i fedeli della Chiesa d'Inghilterra. “Attualmente
- ha affermato - vi è un reale incentivo a trovare il giusto modo di arrivare a un
provvedimento sul tema della consacrazione di donne vescovo che possa evitare nuove
divisioni”. Secondo Rod Thomas i tempi per decidere sulla consacrazione di donne vescovo
non sono ancora maturi. Il termine del prossimo 14 novembre per il dibattito e le
votazioni nelle singole diocesi sulle mozioni presentate al sinodo generale di York,
tenutosi dal 9 al 13 luglio scorsi, è ormai troppo vicino per un’approfondita discussione.
Sarebbe quindi opportuno un rinvio. Il progetto di riforma del regolamento per la
consacrazione di donne vescovo, approvato dalla maggioranza dei membri delle tre camere
del sinodo generale di York, dovrebbe ritornare presso l’Assemblea sinodale entro
il termine di diciotto mesi per poi essere nuovamente votato. Tuttavia, la prossima
votazione dei membri del sinodo prevede una maggioranza dei due terzi nelle tre assemblee
composte da laici, clero e vescovi. Questa maggioranza dovrà essere raggiunta per
trasmettere la proposta di modifica del regolamento ai membri del parlamento di Londra.
Per il presidente di “Reform” è ormai certo che la maggioranza dei due terzi sulla
consacrazione di donne vescovo non possa essere raggiunta nell’assemblea dei laici.
In quella per il clero lo scarto è ridotto ad un solo voto. Nell’assemblea dei vescovi,
infine, la larga maggioranza dei membri sono per la consacrazione di donne vescovo.
(A.L.)