A Rawalpindi la polizia blocca la Messa davanti alla cappella del Gordon College
A Rawalpindi (nel Punjab) continua la tensione tra cristiani e autorità locali per
l’occupazione abusiva da parte di un gruppo integralista musulmano, della cappella
cristiana del Gordon College, università della Chiesa presbiteriana. Ieri, la polizia
ha fermato la celebrazione di una messa organizzata dalla comunità protestante nell’area
antistante la cappella. Per impedire la riunione le autorità locali hanno applicato
la legge 144/c, che vieta qualsiasi assembramento superiore a due individui. Oltre
20 camion delle forze dell’ordine sono giunti sul posto, disperdendo la folla. Lo
scorso 19 ottobre, un gruppo di 20 persone armate ha occupato la cappella e da giorni
è barricato al suo interno. Questi sono fedeli musulmani che con l’appoggio del governo
rivendicano con falsi documenti la proprietà dell’edificio. Il gesto ha suscitato
le proteste di cristiani e musulmani. Nei giorni scorsi l’All Pakistan Christian Action
Commitee (Apcac), comunità cristiana locale e organizzazioni non governative di Rawalpindi
sono scesi in piazza per chiedere giustizia e la libertà di culto per i cristiani.
Nina Robinson Asghar, responsabile dell’Apcac, afferma: “I colpevoli hanno fatto documenti
falsi per giustificare la proprietà della cappella e la vogliono demolire per costruire
un centro commerciale”. “Noi – aggiunge - non permetteremo mai che questo accada”.
La cappella del Gordon College è stata riaperta nell’aprile del 2010, dopo 8 anni
di chiusura. Attualmente essa appartiene a un fondo fiduciario governativo, che dovrebbe
renderla alla comunità cristiana: tuttavia, secondo la legge pakistana, la chiesa
potrebbe anche essere venduta a un terzo. L’occupazione illegale è un tentativo di
appropriarsi di fatto dell’edificio: un episodio simile si verificò nell’aprile scorso,
ma la polizia intervenne arrestando i colpevoli. (R.P.)