2010-10-24 14:30:12

Terzigno: intesa appesa ad un filo. Il Papa incoraggia una soluzione giusta e condivisa


A Terzigno, nel napoletano prosegue la protesta della popolazione contro l’emergenza rifiuti, nonostante il congelamento della seconda discarica a Cava Vitiello, deciso ieri sera nel corso del vertice di prefettura con i sindaci, il capo della protezione civile Bertolaso e il governatore della regione Caldoro. Alle 13 nuovo vertice a Napoli, ma la popolazione rifiuta qualsiasi intesa e ribadisce: serve una legge. Nella notte ancora scontri tra manifestanti e polizia: 6 feriti tra le forze dell’ordine, 2 gli arresti. Ieri anche il messaggio del Papa che incoraggia le parti ad una giusta e condivisa soluzione. Il servizio di Cecilia Seppia RealAudioMP3

Il compromesso è sul piatto, ma i cittadini di Terzigno, sembrano intenzionati a respingere la proposta di accordo stilata nella notte in prefettura, a Napoli: una proposta che tra l'altro prevede di sospendere ''a tempo indeterminato'' ogni decisione relativa all'apertura di Cava Vitiello, la seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, di interrompere per tre giorni il conferimento di rifiuti nella discarica Sari, fare gli accertamenti ambientali e sanitari necessari, per poi riprendere eventualmente lo sversamento solo dei comuni del comprensorio. I cittadini non ci stanno, vogliono un provvedimento legislativo che cancelli del tutto questa ipotesi. I sindaci provano a mediare, ma la piazza insorge di nuovo e di nuovo va in scena nella notte la guerriglia urbana: almeno tre molotov sono state fatte esplodere lungo la strada che conduce alla rotonda Panoramica, quartier generale dei manifestanti. Non sono mancati lanci di lacrimogeni, sassi e petardi contro le forze dell'ordine che hanno risposto con la carica: 6 gli agenti feriti. 2 gli arresti. Mentre si allarga il fronte della protesta, il Papa in un messaggio al vescovo di Nola, mons. Depalma, incoraggia una soluzione giusta e condivisa al problema e ribadisce la sua paterna attenzione su quando sta accadendo in Campania. Ancora nulla di fatto sul nuovo incontro in prefettura con il capo della protezione civile Bertolaso, il governatore della regione, Caldoro e tutti i sindaci iniziato poco prima delle 13.







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