Terzigno: intesa appesa ad un filo. Il Papa incoraggia una soluzione giusta e condivisa
A Terzigno, nel napoletano prosegue la protesta della popolazione contro l’emergenza
rifiuti, nonostante il congelamento della seconda discarica a Cava Vitiello, deciso
ieri sera nel corso del vertice di prefettura con i sindaci, il capo della protezione
civile Bertolaso e il governatore della regione Caldoro. Alle 13 nuovo vertice a Napoli,
ma la popolazione rifiuta qualsiasi intesa e ribadisce: serve una legge. Nella notte
ancora scontri tra manifestanti e polizia: 6 feriti tra le forze dell’ordine, 2 gli
arresti. Ieri anche il messaggio del Papa che incoraggia le parti ad una giusta e
condivisa soluzione. Il servizio di Cecilia Seppia
Il compromesso
è sul piatto, ma i cittadini di Terzigno, sembrano intenzionati a respingere la proposta
di accordo stilata nella notte in prefettura, a Napoli: una proposta che tra l'altro
prevede di sospendere ''a tempo indeterminato'' ogni decisione relativa all'apertura
di Cava Vitiello, la seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, di interrompere
per tre giorni il conferimento di rifiuti nella discarica Sari, fare gli accertamenti
ambientali e sanitari necessari, per poi riprendere eventualmente lo sversamento solo
dei comuni del comprensorio. I cittadini non ci stanno, vogliono un provvedimento
legislativo che cancelli del tutto questa ipotesi. I sindaci provano a mediare, ma
la piazza insorge di nuovo e di nuovo va in scena nella notte la guerriglia urbana:
almeno tre molotov sono state fatte esplodere lungo la strada che conduce alla rotonda
Panoramica, quartier generale dei manifestanti. Non sono mancati lanci di lacrimogeni,
sassi e petardi contro le forze dell'ordine che hanno risposto con la carica: 6 gli
agenti feriti. 2 gli arresti. Mentre si allarga il fronte della protesta, il Papa
in un messaggio al vescovo di Nola, mons. Depalma, incoraggia una soluzione giusta
e condivisa al problema e ribadisce la sua paterna attenzione su quando sta accadendo
in Campania. Ancora nulla di fatto sul nuovo incontro in prefettura con il capo della
protezione civile Bertolaso, il governatore della regione, Caldoro e tutti i sindaci
iniziato poco prima delle 13.