Pakistan: le famiglie cattoliche in missione tra rifugiati e senzatetto
Seppur in una situazione drammatica di emergenza umanitaria, il Pakistan ha celebrato
oggi la Giornata Missionaria mondiale con iniziative di preghiera e solidarietà tra
i rifugiati, grazie al particolare impegno delle famiglie cattoliche verso gli sfollati
causati dalle alluvioni. Padre Mario Rodrigues, direttore delle Pontificie Opere Missionarie
(Pom) nel Paese, ha raccontato alla Fides che oggi a Karachi si svolge un seminario
di studio aperto a duemila tra sacerdoti e laici chiamati a riflettere sul ruolo delle
comunità e delle famiglie nel testimoniare il Vangelo, a partire dal messaggio del
Papa. “Le famiglie come comunità missionarie – spiega padre Rodrigues – che portano
solidarietà concreta, ma anche un aiuto psicologico e spirituale” nel loro lavoro
quotidiano tra i rifugiati delle alluvioni. Intanto la situazione resta critica: 7
milioni di senzatetto si accingono a trascorrere un inverno di stenti perché circa
2 milioni di case sono andate distrutte. Il governo ha promesso 20mila rupie a famiglia
per la ricostruzione, ma oltre al fatto che la cifra non è sufficiente, si registrano
ritardi e poca trasparenza nella distribuzione del denaro. Inoltre, violenze e scontri
si sono verificati nei distretti di Nawabshah e Sukkur tra la polizia e gli sfollati
in fila per ore per ricevere la carta che dà diritto agli aiuti. “Quello che non abbiamo
perso è il coraggio e la voglia di ricominciare”, dichiara, nonostante tutto, un testimone
che ha appena ottenuto un prestito per riedificare la propria casa. (R.B.)