Epidemia di colera ad Haiti: 220 morti, primi casi a Port-au-Prince
Primi casi di colera nella capitale di Haiti, Port-au-Prince: cinque persone contagiate
dalla malattia, che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito del tipo con
il più alto tasso di mortalità, sono state individuate in città e si teme per la diffusione
della patologia che ha già causato 220 vittime in tutto il Paese. Si tratta della
seconda grave emergenza che ha colpito l’isola caraibica nel 2010, dopo il terribile
sisma del 12 gennaio, per il quale oltre un milione di sopravvissuti rimasti senza
casa vivono ancora ammassati in tendopoli di fortuna. Il colera è la malattia della
povertà e della carenza di igiene e di strutture sanitarie; ad Haiti era scomparso
da anni e ora, dalle aree rurali, arriva a minacciare la capitale Port-au-Prince,
una città circondata da baraccopoli e campi profughi. Non si tratterebbe di un nuovo
focolaio d’infezione, però, secondo una portavoce umanitaria dell’Onu, Imogen Wall,
di persone che hanno contratto la malattia in una delle zone più colpite, come il
distretto di Artibonite, per poi spostarsi a Port-au-Prince, dove i casi sono stati
prontamente diagnosticati e i pazienti rapidamente isolati per evitare il diffondersi
del contagio e sottoposti alla somministrazione di soluzione reidratante. Le autorità
haitiane hanno decretato lo stato d’emergenza, ma, nonostante il governo abbia mobilitato
tutte le forze a disposizione, si calcola che i casi di colera diagnosticati siano
già oltre tremila, concentrati soprattutto nelle aree di Arbonite e del Plateau Central.
(A cura di Roberta Barbi)