Le incertezze sociali, la crisi socioeconomica internazionale, il ruolo e la responsabilità
della cultura nella ricerca delle cause e del superamento delle crisi attuali sono
stati al centro dei diversi interventi nell’atto solenne della consegna dei Premi
Principe delle Asturie, ieri sera a Oviedo, capitale della regione delle Asturie in
Spagna. Nel suo discorso di chiusura della celebrazione, il Principe Felipe, dopo
aver messo in risalto i meriti e le caratteristiche personali dei premiati, ha sottolineato
l’importanza dell’esempio delle generazioni precedenti e dei nuovi Premi per l’analisi
delle cause e le circostanze dei problemi sociali attuali in cerca di una società
più giusta e pacifica. A nome dei premiati hanno preso la parola lo scrittore libanese
Amin Maalouf, l’allenatore della squadra di calcio spagnola Vicente del Bosque, ed
i sociologi Zygmunt Bauman e Alain Touraine. Il primo a parlare è stato lo scrittore
libanese Maalouf. “La diversità nella nostra società – ha detto - non è né una benedizione
né una maledizione; è una realtà”. Questo fatto – ha proseguito - comporta aspetti
positivi e negativi “come vivere insieme è la nostra sfida”. Per aggiungere poi che
la nostra società rischia di tornare indietro nei suoi valori etici. Tutti gli altri
interventi hanno messo in risalto l’importanza dei valori della cultura, l’educazione,
l’etica, la solidarietà nella soluzione ai problemi attuali. Tutta la cerimonia è
diventata una lezione di umanità. Sono otto i premi assegnati nell’annuale Premio
Principe delle Asturie. Nel settore delle Arti è stato premiato lo scultore statunitense
Richard Serra. Secondo l’architetto Norman Foster Richard, Serra sarebbe il più grande
tra gli scultori viventi. Il Premio alla Cooperazione Internazionale è stato dato
a due società: la Organizaciòn Nacional de Trasplantes de España e The Trasplantation
Society. La giuria ha apprezzato la cooperazione di questi due Istituti nell’ambito
dei trapianti di organi in tutto il mondo e il suo impegno nello sradicamento del
traffico illegale di organi. Il Premio delle Scienze sociali è stato attribuito agli
archeologi cinesi che dopo la scoperta nel 1974 delle statue in terracotta dei guerrieri
di Xian, che oggi superano la cifra di 7.000 esemplari, proseguono il loro lavoro
di ricerca interdisciplinare per lo studio delle origini della nazione e della civiltà
cinese attorno agli anni 221-207 a.C. Due sociologi intellettuali, Alain Touraine,
francese, e Zygmunt Bauman sono stati insigniti con il premio di Comunicazione e Umanità
per i loro studi attorno alla società postindustriale (Touraine) e della società liquida
(Bauman). Gli esperti in Biochimica, l’israeliano Baruch Minke e gli statunitensi
Linda Watkins e David Julius hanno ricevuto il premio per le loro ricerche sul fenomeno
del dolore umano ed altre sensazioni fisiologiche e le risposte della medicina alla
sofferenza umana. Lo scrittore libanese Amin Maalouf, nato a Beirut nel 1949, ma residente
in Francia, ha avuto il Premio alla letteratura per la sua produzione letteraria nella
quale si avvale della finzione e della realtà in favore della convivenza e della tolleranza.
Nella motivazione del Premio alla Nazionale di calcio spagnola si mette in risalto
lo spirito di squadra dei giocatori, il loro atteggiamento sportivo, la semplicità
e l’umanità che hanno manifestato nel loro comportamento ai Mondiali di calcio in
Sudafrica. Infine, l’associazione Mani Unite, creata nel 1960 da un gruppo di donne
dell’azione Cattolica Spagnola, ha avuto il Premio alla concordia. L’anno scorso sono
stati circa 4.500 i volontari dell’associazione, mentre gli iscritti erano 80.000.
Sempre l’anno 2009 Mani Unite è riuscita a incassare, come donazioni, oltre 54 milioni
di euro. Riferendosi a Mani Unite il Principe Felipe ha messo in risalto il contributo
dei missionari, dei volontari e di tutti i collaboratori. La cerimonia, secondo un
rituale di grande solennità e precisione, ha avuto luogo nel Teatro Campoamor di Oviedo.
E’ iniziata alle 18.30 e si è conclusa alle ore 20.00. Hanno presieduto la celebrazione
i Principi delle Asturie Felipe e Letizia, mentre la regina Sofia occupava un palco
d’onore nel Teatro. (A cura di padre Ignacio Arregui)