2010-10-23 08:30:25

Polonia: no dei vescovi alla fecondazione in vitro


"La fecondazione in vitro è la sorella minore dell'eugenetica" hanno ricordato i vescovi polacchi ai politici in procinto di discutere in Parlamento la legge sulla procreazione assistita ancora assente dall'ordinamento polacco. In una lettera del 18 ottobre, firmata tra gli altri dal presidente della Conferenza episcopale polacca (Kep), mons. Jozef Michalik, e indirizzata alle massime cariche dello Stato, i presuli – riferisce il Sir - ricordano che "ogni ricorso a metodi di concepimento al di fuori dal grembo materno presuppone la selezione di feti e implica l'uccisione" di quelli giudicati più deboli. Oltre all'"eugenetica selettiva", tra gli effetti negativi di un'eventuale legge che ammettesse il ricorso alla fecondazione in vitro i vescovi indicano la disgiunzione dell'atto di procreazione da quello del matrimonio, implicando conseguenze nefaste particolarmente per i bambini "che vengano al mondo grazie all'operato di terzi". Inoltre l'ammissione delle procedure di fecondazione assistita in vitro, ammoniscono i vescovi "determina ineluttabilmente la necessità di ridefinire il concetto di paternità, maternità e fedeltà coniugale, portando squilibri nelle relazioni familiari e contribuendo a minare le fondamenta della vita sociale". I vescovi sottolineano che le tecnologie usate per la fecondazione in vitro non sono la cura dell'infertilità e che le persone che ricorrono a quei metodi rimangono infertili e ribadiscono la necessità di attivare programmi di profilassi e di cura dell'infertilità. L'arcivescovo di Varsavia, mons. Kazimierz Nycz, ha spiegato che la lettera "è stata scritta non perché il Parlamento polacco inizierà a breve il dibattito sui progetti di legge che riguardano la procreazione assistita ma perché coloro che vorrebbero rendere ammissibile il metodo in vitro ne nascondono le conseguenze alle persone che dovranno decidere di approvarlo". "Esistono limiti che l'uomo non può cercare di valicare", ha sottolineato il presule.







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