Spagna: oggi ad Oviedo la consegna dei Premi "Principe delle Asturie"
La città spagnola di Oviedo ospita oggi l’annuale cerimonia di consegna dei Premi
"Principe delle Asturie", un’iniziativa che intende promuovere i valori scientifici,
culturali e umanistici considerati come patrimonio comune dell’umanità. A ricevere
il riconoscimento dalle mani dell'erede al trono di Spagna saranno: per la comunicazione
e le scienze umane, gli intellettuali Alain Touraine, francese e Zygmunt Bauman, polacco
naturalizzato britannico, due tra i massimi esponenti del pensiero europeo attuale,
per i loro studi sulle trasformazioni delle strutture sociali contemporanee e per
l’elaborazione di concetti chiave per la comprensione del nostro tempo; per le scienze
sociali, il gruppo di archeologi del sito di Xian in Cina, il complesso funerario
con 8.000 statue di terracotta, la cui scoperta, nel 1974, costituisce una fonte
di straordinaria ricchezza per la conoscenza della civiltà cinese; per le arti, lo
scultore statunitense Richard Serra, per la capacità innovativa di integrare gli spazi
urbani nelle sue creazioni che invitano alla riflessione e allo stupore; per le lettere,
lo scrittore libanese Amin Maalouf, autore di riflessioni profonde e originali sulla
cultura mediterranea, rappresentata come spazio simbolico di convivenza e di tolleranza;
per la ricerca scientifica e tecnica, il biochimico statunitense David Julius, il
biochimico e genetista israeliano Baruch Minke e la biochimica e fisiologa statunitense
Linda Watkins, referenti mondiali della Neurobiologia sensoriale, autori di studi
fondamentali sulle cause e sui meccanismi di produzione e percezione del dolore; per
la cooperazione internazionale, la Transplantation Society, con sede a Montreal (Canada)
e l’Organizzazione Nazionale Spagnola per i Trapianti, istituzioni distintesi per
l’impegno nello stabilire i principi medici ed etici alla base dei processi clinici
e della ricerca scientifica relazionata con i trapianti; per lo sport, la Nazionale
spagnola di calcio, vincitrice della Coppa del mondo, per il suo modo di intendere
l’agonismo calcistico, per il gioco leale e lo spirito di gruppo; per la concordia,
la Ong internazionale Mani Tese, cui si deve una rilevante opera umanitaria e sociale
nella lotta alla fame e al sottosviluppo e ai fini dell’inclusione nei sistemi scolastici
e sanitari di milioni di persone. (A cura di Marina Vitalini)