2010-10-22 15:51:06

In Francia si estende la protesta contro la riforma delle pensioni


Il presidente della Banca Centrale Europea, Trichet, ha espresso dubbi sulle nuove misure definite in questi giorni dai ministri delle Finanze dell’Ue e contenute nella bozza del Patto di stabilità e crescita europeo. Intanto, in Francia il progetto di riforma delle pensioni continua ad alimentare la protesta. Il voto in Senato è slittato a stasera o domani, ma i sindacati hanno annunciato due nuovi giorni di scioperi il 28 ottobre e il 6 novembre. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Tiene duro il governo. Tiene duro la piazza. Il primo vuole chiudere il passaggio al senato della riforma, che innalza l’età pensionabile a 62 anni, entro questo fine settimana. Per farlo il ministro del Lavoro ha chiesto una corsia preferenziale, prevista dall'articolo 44 della Costituzione, che consente un voto unico sul testo ed evita l’esame degli oltre 250 emendamenti presentati dall’aula. Dal canto loro, le parti sociali continuano ed estendono la mobilitazione anche per la prossima settimana. Ieri, hanno fissato due nuovi giorni di sciopero generale: giovedì 28 ottobre e sabato 6 novembre. Le date scelte dovrebbero causare grandi disagi per gli spostamenti in apertura e chiusura del consueto periodo di vacanze per le festività per i Santi. Intanto i sindacati restano sul piede di guerra, forti dell’appoggio di due terzi della popolazione. Il leader della più forte organizzazione sindacale, la Cgt, ha affermato che “non ci sono ragioni per interrompere la protesta”. Proseguono quindi i blocchi al settore energetico. Stamane la polizia ha liberato l’accesso alla raffineria di Grandpuits, una delle 12 del Paese. Forzato anche il blocco al deposito di carburanti di Tolosa. Oltre 200 persone sono state disperse con i lacrimogeni.








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