Appello dei vescovi delle Filippine per l’applicazione della riforma agraria
Un’accorata richiesta di applicazione della riforma agraria varata lo scorso anno
nelle Filippine, il Comprehensive Agrarian Reform Program (Carp), viene in questi
giorni da alcuni presuli che, dopo le manifestazioni dei contadini a Quezon City,
chiedono al Department of Agrarian reform (Dar) “di operare attivamente per l’insediamento
di 31 famiglie contadine nei 62 ettari di terreno ceduti dalla famiglia Teves nella
regione Negros Oriental”. I presuli in questione, precisa L’Osservatore Romano, sono
l’arcivescovo di Cagayan de Oro, mons. Antonio Ledesma; il vescovo ausiliare di Manila,
mons. Broderick Pabillo; il vescovo di Kallokan, mons. Deogracias Iňiguez e il vescovo
di Legazpi, mons. Joel Baylon. La richiesta si concretizza nell’assegnare ai contadini
parte delle terre della Hacienda Luisita, di cui è comproprietario il presidente Benigno
Aquino: negli anni scorsi, infatti, è accaduto che i contadini e le loro famiglie
fossero colpiti dalla violenza delle milizie private che operano al servizio dei latifondisti.
I terreni appartenuti ai Teves, distribuiti nel Barangay Villareal e in quello di
Caranoche, nel distretto di Santa Catalina, erano già stati resi disponibili dal Dar
nel 1988 dopo la rinuncia spontanea alla loro proprietà da parte del senatore Lorenzo
Teves. Tuttavia i responsabili del Dar avevano impiegato ben nove anni per redigere
il Certificate of Land Ownership Award (Cloa) in favore degli agricoltori diretti
per gli appezzamenti situati nei pressi del Barangay Caranoche. (R.B.)