L’allarme dell’esperto di demografia: mondo in pericolo per la "sottopopolazione”
Il vero pericolo per il mondo non è la sovrappopolazione, bensì una decrescita demografica
più rapida del previsto: a lanciare l’allarme dalle pagine del numero di novembre
della rivista “Foreign Policy” è Phillip Longman, uno dei più illustri esperti di
demografia a livello mondiale. Lo studioso afferma che probabilmente la popolazione
mondiale inizierà a decrescere a partire dal 2070, non dopo essere cresciuta molto
velocemente (nei prossimi quarant’anni, infatti, aumenterà da 6 miliardi e 900 milioni
a 9 miliardi e 100 milioni, secondo le previsioni del Dipartimento delle Nazioni Unite
che se ne occupa) ma non a causa di più nascite, bensì per un aumento del numero degli
anziani derivante dall’allungamento della vita media. L'agenzia AsiaNews cita, infine,
uno studio riportato recentemente da “Nature”, secondo il quale, appunto, la popolazione
inizierà ad avere segno negativo a partire dal 2070. Se questo è il trend (in Russia
già oggi la popolazione è inferiore di 7 milioni al 1991) si calcola che nel 2150
la popolazione globale sarà la metà di quella attuale. (R.B.)