E’ andato alla docufiction ‘No Greater Love’ il Gran premio “Nello spirito della Fede”
della XIII edizione di Religion Today Filmfestival. Ieri nella sede della nostra emittente
la consegna da parte della giuria internazionale dei premi ai vincitori del concorso
2010, che si conferma in grande crescita. C’era per noi Eugenio Bonanata:
La manifestazione
ha superato le aspettative, sia in termini di partecipazione che di qualità dei contenuti.
I film quest’anno sono stati chiamati a misurarsi con un tema non facile: “Viaggi
della fede, viaggi della speranza”. La dimensione del viaggio, dunque, come pellegrinaggio
e come migrazione forzata dalla propria terra. Cinquantasette le pellicole in concorso,
provenienti da 22 Paesi e rappresentative di un vasto panorama religioso. Tutte hanno
saputo rappresentare la complessità della società contemporanea. Katia Malatesta,
direttrice del Festival:
“Non smettiamo di interrogarci su cosa vogliamo
raggiungere, su quelli che sono i nostri obiettivi, che sono principalmente obiettivi
di dialogo e di promozione di un cinema che abbia dei contenuti culturali, religiosi,
spirituali, umani importanti”.
Chiaro, dunque, il messaggio consegnato
al pubblico, soprattutto ai più giovani che hanno affollato le proiezioni.
“Ormai
è del tutto inattuale pensare di poter chiudere le porte a chi è diverso da noi, perché
l’altro, non solo lo troviamo nelle classi dei nostri bambini, non solo lo troviamo
nelle kebabberie, che abbondano in tutte le nostre città, ma ci entra in casa attraverso
Internet, attraverso le nuove tecnologie che, soprattutto i nostri giovani, hanno
imparato a padroneggiare completamente, e allora meglio conoscerlo questo altro”.
Il
Miglior Film è andato a “Lourdes”, pellicola che approfondisce gli interrogativi di
una donna paralizzata, che torna a ballare dopo un suo pellegrinaggio nel santuario
francese. La giuria ha premiato come Miglior Cortometraggio “Salim”.
“Un
cortometraggio italiano che ci parla di un ragazzo musulmano che trova rifugio, inseguito
dalla polizia, in una Chiesa cattolica, ed è l’inizio di un percorso di incontro,
un altro piccolo viaggio”.
Forte anche la dimensione sociale dell’edizione,
sottolineata da numerose opere attente ai temi della disabilità, del disagio e dell’esclusione.