"E' nell'interesse
di tutti che non rimangano zone d'ombra su un omicidio così efferato". Il gesuita
biblista Paolo Bizzeti, organizzatore di pellegrinaggi nelle terre bibliche, ricorda
l'uccisione di monsignor Padovese e sottolinea l'opportunità che "per la chiesa cattolica,
per le chiese cristiane e per i credenti in altre fedi, la Turchia si avvii ad essere
un paese pluralista che riconosce in concreto la libertà religiosa". Con noi anche
padre Paolo Martinelli, successore di Padovese all'Istituto Francescano di
Spiritualità (Antonianum, Roma) e Don Nandino Capovilla (Pax Christi Italia).