Non 'prostitute',
ma 'prostituite'. Donne che non scelgono di prostituirsi ma sono costrette a farlo;
con la forza, con l'inganno, con il ricatto che subiscono per il debito contratto
con chi le porta in Italia o per l'assenza di documenti che le rende perseguibili
legalmente. Sono le nuove schiave del duemila vittime della 'tratta'. Arrivano
in Italia dai Paesi dell'Est e dalla Nigeria per un business mondiale di circa 32
miliardi di dollari. La giornalista Anna Pozzi e Suor Eugenia Bonetti, responsabile
dell'Ufficio tratta dell'Usmi, raccontano le loro storie di sofferenza e redenzione
nel volume della San Paolo: 'Schiave, trafficate, vendute, prostituite, usate, gettate,
Donne'. Un libro che provoca l'indifferenza delle istituzioni, della società e
della comunità cristiana.