Il governo britannico presenta il piano di austerity
Il governo britannico di David Cameron ha annunciato oggi in parlamento un drastico
piano di austerity, con tagli alla spesa per 80 miliardi di sterline. Critiche dall’opposizione
che chiede di proteggere crescita e occupazione. Il servizio di Marco Guerra:
Dopo Spagna,
Italia e Francia, anche il governo britannico si appresta a varare una massiccia stretta
sui conti pubblici. L’obiettivo dichiarato oggi alla Camera dei Comuni dal cancelliere
dello Scacchiere, George Osborne, è di abbassare il deficit record del Regno Unito
dal 11% del Pil, il più alto del G7, a circa il 2%, con una manovra da 113 miliardi
di sterline, un quarto della quale verrà da aumenti fiscali. I tagli per 80 miliardi
di sterline porteranno alla riduzione di 490 mila i posti di lavoro statali entro
il 2015. Si prevede, quindi, una riduzione media del 25% ai bilanci della maggior
parte dei Ministeri, con poche eccezioni giudicate di priorità nazionale come sanità,
scuola e ricerca scientifica. Tra i dicasteri più colpiti, quello della Giustizia
e della Cultura, con riduzioni in media di circa il 30%. Un'altra area pesantemente
a rischio è il welfare. Il governo ha deciso, inoltre, l'innalzamento dell'età pensionabile
a 66 anni nel 2016, dieci anni prima di quanto previsto finora. Nel piano di austerity
è inserita anche la cosiddetta revisione delle Forze armate. La spesa della Difesa
scenderà complessivamente dell'8% in quattro anni e comporterà un taglio di 42 mila
unità entro il 2015. Cameron ha garantito comunque che le misure non avranno impatto
sui fondi destinati all'Afghanistan.