Attentato in Afghanistan: uccisi dieci civili, quasi tutti donne e bambini
Dieci civili, quasi tutti donne e bambini, sono rimasti uccisi oggi nell'esplosione
di un ordigno artigianale collocato, probabilmente dai talebani, al passaggio del
mezzo sul quale viaggiavano nell'Afghanistan nord-occidentale diretti verso una
festa di nozze. Lo ha reso noto la polizia. La bomba si trovava sulla strada che collega
Herat a Nimroz, due province al confine con l'Iran, e aveva come obiettivo un convoglio
militare.Intanto, in Afghanistan, la Commissione elettorale ha annullato un
milione e 300 mila voti delle elezioni parlamentari dello scorso mese, circa un quarto
delle schede elettorali depositate ai seggi. In questo contesto, la stampa internazionale
conferma che sarebbero in corso trattative per porre fine al conflitto tra leader
talebani ed esponenti afghani, con l’appoggio delle forze Nato. Proprio su questa
presenza, Eugenio Bonanata ha intervistato Paolo Quercia, analista esperto
di questioni internazionali:
R. – La
Nato immagino possa essere coinvolta a supporto delle forze di sicurezza locali afghane.
Quindi, essendo il più potente detentore delle capacità di sicurezza del Paese è chiaro
che possa essere coinvolta in operazioni che garantiscano la sicurezza di queste relazioni
internazionali o colloqui che il governo afghano sta svolgendo.
D.
– Secondo lei, bisogna guardare con fiducia a questi colloqui?
R. –
Diciamo che stiamo entrando in una fase diversa della strategia politica dell’Afghanistan,
come è emerso dagli ultimi incontri, anche quello di Roma, tra i vari esperti e inviati
dell’area dell’Afghanistan e Pakistan. Stanno un po’ cambiando gli obiettivi politici.
Quindi, il disimpegno che sarà immaginato a breve rende necessario comunque trattare
con tutti coloro che, non nemici irriducibili, sono però degli attori “chiave”, per
garantire la sicurezza. Credo che in qualche modo si stia mettendo da parte l’obiettivo
originale, che era quello di un “social change” o di una democratizzazione o modernizzazione
del Paese, in cambio di un approccio che guardi più la realtà della sicurezza e la
stabilità del Paese. Per cui, i vari attori che nelle aree più critiche del Paese
possono rappresentare dei nemici, possono al tempo stesso rappresentare degli interlocutori
per un processo di pace, che necessariamente si fa con i nemici.
D.
– La Commissione elettorale afghana ha annullato un milione e trecentomila schede
delle elezioni di settembre, circa il 20 per cento: un dato consistente...
R.
– E’ molto consistente e tale da mettere indubbio l’intera validità o utilità della
consultazione elettorale, sicuramente. Resta da dire che per gli standard afghani
questo tipo di consultazioni vanno interpretate in maniera diversa dai nostri standard.
Rappresentano molto spesso più una capacità del governo e delle forze di sicurezza
di controllare il territorio e di rendere possibile l’esecuzione del voto. Quindi,
io mi concentrerei più sull’esercizio della capacità elettorale, come attributo dello
Stato, come dato significativo più importante di questi eventi. E sicuramente gli
standard o la validità del voto non devono essere considerati ancora assolutamente
accettabili.
Il governo britannico presenta il piano di austerity Il
governo britannico di David Cameron ha annunciato oggi in parlamento un drastico piano
di austerity, con tagli alla spesa per 80 miliardi di sterline. Critiche dall’opposizione
che chiede di proteggere crescita e occupazione. Il servizio di Marco Guerra:
Dopo Spagna,
Italia e Francia, anche il governo britannico si appresta a varare una massiccia stretta
sui conti pubblici. L’obiettivo dichiarato oggi alla Camera dei Comuni dal cancelliere
dello Scacchiere, George Osborne, è di abbassare il deficit record del Regno Unito
dal 11% del Pil, il più alto del G7, a circa il 2%, con una manovra da 113 miliardi
di sterline, un quarto della quale verrà da aumenti fiscali. I tagli per 80 miliardi
di sterline porteranno alla riduzione di 490 mila i posti di lavoro statali entro
il 2015. Si prevede, quindi, una riduzione media del 25% ai bilanci della maggior
parte dei Ministeri, con poche eccezioni giudicate di priorità nazionale come sanità,
scuola e ricerca scientifica. Tra i dicasteri più colpiti, quello della Giustizia
e della Cultura, con riduzioni in media di circa il 30%. Un'altra area pesantemente
a rischio è il welfare. Il governo ha deciso, inoltre, l'innalzamento dell'età pensionabile
a 66 anni nel 2016, dieci anni prima di quanto previsto finora. Nel piano di austerity
è inserita anche la cosiddetta revisione delle Forze armate. La spesa della Difesa
scenderà complessivamente dell'8% in quattro anni e comporterà un taglio di 42 mila
unità entro il 2015. Cameron ha garantito comunque che le misure non avranno impatto
sui fondi destinati all'Afghanistan.
Spagna: rimpasto governo Il
premier socialista spagnolo, Josè Luis Zapatero, ha annunciato oggi un profondo rimpasto
di governo. Fra le novità più importanti, gli avvicendamenti alla vicepresidenza,
al Ministero della sanità e a quello degli esteri. Zapatero ha detto che i cambiamenti
renderanno possibili riforme in campo economico più incisive. L’esecutivo cerca di
rilanciare la propria azione dopo un netto calo dei consensi dovuto alla dura recessione
economica e ai tagli previsti dal piano di austerità varato nelle scorse settimane.
Ungheria:
prolungato stato di emergenza per il fango tossico Il parlamento ungherese
ha deciso di mantenere lo stato di emergenza nell'area colpita dalla fuoriuscita di
fango tossico di due settimane fa. Lo stato di emergenza era stato proclamato il 5
ottobre scorso, il giorno dopo lo scoppio di un serbatoio di residui tossici in una
fabbrica di alluminio di Ajka. A causa dell'incidente, sono morte nove persone e ne
sono rimaste ferite 150.
Vertice Russia-Francia-Germania A conclusione
del vertice informale di Deauville, in Francia, tra il presidente russo, Dmitrij Medvedev,
la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il capo dell’Eliseo, Nicolas Sarkozy, è stato
rilanciato un nuovo partenariato tra i tre Paesi. L’intenzione è quella di rafforzare
la cooperazione su fronti diversi tra l’Unione Europea e la Russia. Sull’Iran, i tre
capi di Stato hanno aperto nuovamente le porte del dialogo a Teheran fino a che non
sarà trovata una soluzione sul nucleare iraniano.
Iraq: trattative per il
governo A otto mesi dalle elezioni politiche, in Iraq proseguono le consultazioni
per la formazione di un nuovo governo. Secondo la stampa araba, sarebbe stato raggiunto
un accordo tra Iyyad Allawi, a capo della lista 'al-Iraqiya', lo sciita Omar al-Hakim
e i rappresentanti delle liste curde. I tre gruppi politici avrebbero deciso di non
annunciare subito la loro alleanza per non mettere in imbarazzo le autorità iraniane,
che due giorni fa hanno ricevuto il principale rivale di Allawi, il premier uscente
Nouri al-Maliki. Altre fonti sostengono che l'imam Moqtada al-Sadr avrebbe fatto sapere
ad al-Maliki che non intende entrare in un nuovo governo senza la lista di Allawi,
il gruppo di al-Hakim e l'alleanza curda. Intanto, sul terreno non si fermano le violenze:
l’inviato dell’Onu nel Paese, Ad Melkert, è sfuggito ieri ad un attentato contro il
convoglio di auto che lo scortava. L’attacco è avvenuto non lontano da Najaf, la città
santa sciita, dove l’emissario delle Nazioni Unite si trovava per incontrare l’ayatollah
Ali al-Sistani. Nell’esplosione, un poliziotto iracheno ha perso la vita, altri tre
sono rimasti feriti.
Iran: a processo i 2 escursionisti americani Shane
Bauer e Joshua Fattal, i due escursionisti statunitensi arrestati in Iran il 31 luglio
2009, compariranno davanti alla Corte rivoluzionaria di Teheran il prossimo 6 novembre.
Le imputazioni saranno spionaggio ed entrata illegale nel Paese. Una loro amica, Sarah
Shroud, è rientrata negli Stati Uniti il mese scorso dietro il pagamento di una cauzione
di 500 mila dollari.
Somalia: liberazione ostaggio È stato liberato
Frans Barnard, l'operatore umanitario britannico di Save the Children rapito la scorsa
settimana in Somalia da un gruppo di uomini armati ad Adado, città vicino al confine
con l'Etiopia. L’organizzazione umanitaria nega di aver pagato un riscatto mentre
i negoziatori hanno detto di aver consegnato ai rapitori sono 100 mila dollari.
Alluvioni
in Thailandia Emergenza alluvioni in Thailandia, dove circa un quarto del
territorio sta affrontando le peggiori inondazioni degliultimi decenni. Il bilancio
al momento parla di almeno 12 vittime. E mentre le squadre di soccorso lottano contro
il tempo per evacuare la popolazione nelle zone colpite, il governo ha annunciato
che raddoppierà i fondi per far fronte all'emergenza. (Panoramica internazionale
a cura di Marco Guerra)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LIV no. 292
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