Nicaragua: per la Chiesa “la crisi nel Paese non è politica, ma etica"
Mons. Silvio Baez, vescovo ausiliare di Managua, ha lanciato un appello alla classe
politica perchè rivolga la sua attenzione ai poveri senza secondi fini. "Il populismo
e il paternalismo politico sono una tentazione continua - ha detto mons. Baez in un'intervista
al Canale 12 della televisione - e possono diventare pericolosamente un mezzo di propaganda
ideologica del partito, dei propri interessi. I poveri non devono essere usati, ma
occorre mettersi al loro servizio, dare loro dignità e aiutarli attraverso un lavoro
dignitoso". Interpellato sulle dichiarazioni di qualche tempo fa del presidente Daniel
Ortega, che aveva criticato i sacerdoti perché dai loro pulpiti chiamano la popolazione
a far valere i propri diritti, il vescovo ausiliare di Managua ha detto di non sentirsi
toccato da queste dichiarazioni perché la Chiesa non difende gli interessi di nessun
partito politico. Nella nota della Conferenza episcopale pervenuta all’agenzia Fides,
si legge: "Non mi pento di quello che ho detto - ha ribadito mons. Baez -. In cattedrale
ho detto che il popolo ha diritto di chiedere conto ai politici perché è stato il
popolo che li ha posti sulla scena politica ed essi sono al servizio della società
e non per servirsene". Il vescovo ha aggiunto che il problema principale del Nicaragua
è la mancanza di un lavoro dignitoso, che dia dignità alle persone e possa portare
il Paese allo sviluppo. Ha osservato inoltre la mancanza di strutture giuridiche preposte
alla sicurezza degli investimenti nazionali ed esteri. Ha ribadito che “quando parlano
i vescovi e si riferiscono alle questioni sociali e politiche, lo fanno perché sono
convinti che la storia e la società non sono solo lo scenario su cui agiscono gli
uomini, ma sono lo scenario in cui si realizza il progetto di Dio, un progetto di
giustizia e di pace. Noi non intendiamo entrare in politica, ma tutta la vita dell'essere
umano è politica” ha detto ancora il vescovo. Mons. Baez ha aggiunto che “la crisi
in Nicaragua non è tanto politica, ma etica. Dobbiamo pensare a recuperare i valori
della nostra società. Penso che il ‘caudillismo’, il servilismo, la vendita della
coscienza, la manipolazione dei poveri, la brama di potere non collegata all'atteggiamento
di servizio verso il popolo, la mancanza di umiltà nel cedere il posto ad un altro,
alla luce della fede cristiana siano peccato”. (R.P.)