2010-10-18 17:30:05

Intervento della Sig.ra Huda MUSHER, Direttrice di "Caritas" (GIORDANIA), uditrice


Posso partecipare soltanto con la semplicità di una nonna e in modo molto franco.
Quello che ci si aspetta da questo Sinodo è che si vada oltre il parlare del passato e della realtà della situazione cristiana in Oriente, per arrivare ad una visione e ad un programma chiari sul modo di affrontare le sfide di questa realtà e superarle.
Iniziamo col riconoscere la particolarità dell’identità cristiana orientale e l’importanza di definirla. Infatti il cristiano orientale appartiene alla nazionalità della propria patria e ha contribuito e contribuisce ancora oggi alla costruzione della civiltà araba e islamica, ed è anche il successore dei primi cristiani su queste terre.
La particolarità del cristiano orientale richiede che abbia inizio un dialogo interreligioso tra i figli di uno stesso popolo, prima o in contemporanea con i dialoghi fra quelli che ne guidano il pensiero, finché non scompaia l’ignoranza del cristiano sulla religione del suo fratello musulmano e del musulmano sulla religione del fratello cristiano.
Il cristiano orientale è un laico che intende la laicità non come un allontanarsi dalla religione, ma come un rifiutare che lo stato sia costituito su basi religiose, siano esse cristiane o islamiche o ebraiche.
La particolarità del cristiano orientale richiede anche che i cristiani celebrino insieme le loro feste come accade in Giordania dove i cristiani festeggiano il Natale secondo il calendario occidentale e la Pasqua secondo il calendario orientale e ciò fa sì che i cristiani condividano le loro feste e le loro sofferenze. In tal modo essi diventano un cuor solo e un’unità salda. Ho la forte impressione che la felicità di Cristo Nostro Signore sarà grande se tutti i cristiani celebreranno insieme le loro feste.
Infine, il cristiano orientale si percepisce come il più adeguato a trattare con l’Occidente, perché egli prende posizione a partire dalle sue convinzioni difendendo le cause della sua nazione e si assume la responsabilità di portare il concetto dell’islam moderato al mondo intero. E non vede in questo una contraddizione con la sua religione e la sua fede. In Giordania il cristiano si attiene alla “Lettera di Amman”, del 2003, come base del concetto di un islam medio moderato.

[00164-01.07] [UD024] [Testo originale: arabo]







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