Benedetto XVI al nuovo ambasciatore colombiano: la Chiesa non cerca privilegi, è al
servizio dell'uomo
Il rispetto della legge naturale: lo ha raccomandato Benedetto XVI al nuovo ambasciatore
della Colombia, César Mauricio Velásquez Ossa, ricevuto stamane in udienza per la
presentazione delle Lettere credenziali. Il servizio di Roberta Gisotti.
“La Chiesa
in Colombia non esige alcun privilegio" - ha chiarito il Papa - ma “solo aspira di
poter servire i suoi fedeli e tutti coloro che le aprono le porte del loro cuore,
con la mano tesa”. Una Chiesa – ha aggiunto – che da sempre sostiene “l’educazione
delle nuove generazioni, la cura degli infermi e degli anziani, il rispetto dei popoli
indigeni e le loro legittime tradizioni, lo sradicamento della povertà, del narcotraffico
e della corruzione, l’attenzione a prigionieri, sfollati, emigranti e lavoratori,
così come l’assistenza alle famiglie bisognose”. Si tratta, dunque, di continuare
con lo Stato “una leale collaborazione per la crescita integrale delle comunità.”
Ricordando che quest’anno ricorre il 165.mo anniversario delle relazioni
tra Santa Sede e Colombia, Benedetto XVI ha chiesto ancora una volta “di tutelare
e promuovere l’inviolabile dignità della persona umana, per la quale è fondamentale
che l’ordinamento giuridico rispetti la legge naturale, in ambiti tanto essenziali
come la salvaguardia della vita, dal concepimento al suo termine naturale; il diritto
a nascere e vivere in una famiglia fondata sul matrimonio di un uomo ed una donna
o il diritto dei genitori a che i figli ricevano un educazione in accordo con i propri
principi morali e credenze”. Sono questi “pilastri insostituibili – ha osservato il
Santo Padre - nell’edificazione di una società veramente degna dell’uomo e dei valori
che le sono propri”.
Ha rivolto quindi i migliori auspici al nuovo
presidente della Repubblica, Juan Manuel Santos Calderon, perché possa realizzare
gli impegni presi finalizzati al progresso del suo Paese, che commemora i 200 anni
del processo d’avvio dell’ìndipendenza, occasione per intensificare – ha raccomandato
il Papa – “iniziative e misure atte a consolidare la sicurezza, la pace, la concordia
e lo sviluppo integrale” di tutti i cittadini colombiani.