Intervento di Mons. Giacinto-Boulos MARCUZZO, Vicario Patriarcale di Gerusalemme dei
Latini per Israele (ISRAELE)
Mons. Giacinto-Boulos MARCUZZO, Vescovo titolare di Emmaus, Vescovo ausiliare di Gerusalemme
dei Latini, Vicario Patriarcale di Gerusalemme dei Latini per Israele:
1.È
assolutamente il più grande bisogno della Chiesa in Medio Oriente. La formazione è
la priorità pastorale che il Sinodo speciale per il Medio Oriente dovrebbe adottare.
Certo, il Medio Oriente cristiano ha un forte attaccamento alla fede. Ma questa è
ereditaria, sociale e confessionale. Per rendere la nostra fede più personale, impegnativa
e vivente, abbiamo bisogno di una mediazione culturale storica della fede.
2.
Il metodo migliore per questa operazione pastorale di fede e di chiesa, ne sono convinto,
è quella tradizionale e sempre nuova: Vedere, giudicare, agire. Vedere la realtà,
i cambiamenti e i "segni dei tempi"; giudicare la realtà alla luce della Parola di
Dio e della fede, e fare un buon discernimento; finalmente passare alla vita programmando
delle piste di azione e d'impegno. È il metodo del Vangelo, dell'Incarnazione, del
cammino di Emmaus, della tradizione della Chiesa soprattutto orientale, del Vaticano
Il e, del resto, anche del nostro Instrumentum Laboris. 3. È veramente un metodo
efficace? Sì, storicamente e attualmente. Nel settimo e ottavo secolo, le Chiese d'Oriente
si sono salvate perché han saputo fare questa grande mediazione culturale e storica
della fede. Questa mediazione ha salvato letteralmente la presenza cristiana nel MO,
mentre è sparita in altri paesi. Questa mediazione ci ha dato la "Teologia araba cristiana",
un patrimonio inestimabile della Chiesa in Oriente. Attualmente, in Terra Santa tutte
le Chiese cattoliche hanno compiuto un'altra grande mediazione culturale e hanno fatto
l'esperienza di un Sinodo pastorale diocesano che ha letteralmente ravvivato e rinnovato
la nostra fede, e ci ha dato un"Piano generale pastorale" comune, per questo tempo.
4. Essendo il metodo migliore nei momenti di novità e cambiamento, la mediazione
culturale della fede è pure quella più indicata per la nostra situazione in Israele
dove abbiamo due grandi novità storiche di Chiesa: a) Una comunità araba palestinese
che vive in minoranza fra una maggioranza di ebrei; b) la nascita di una "Comunità
cattolica di espressione ebraica".