Il lavoro strumento di lotta alla povertà: così Ban Ki-moon nell'odierna Giornata
per la lotta alla povertà
E’ l’occupazione, un lavoro rispettabile, decoroso e produttivo, un impiego utile
ed un sostentamento che generi reddito, lo strumento chiave contro la povertà. Lo
afferma il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon nel suo messaggio per l’odierna
Giornata Internazionale per la lotta alla povertà. “Nonostante i progressi incoraggianti
fatti in molte zone del mondo, centinaia di milioni di persone vivono ancora (…) in
mancanza persino dei servizi di prima necessità” spiega il segretario dell’Onu, secondo
cui è dunque fondamentale affrontare la crisi di lavoro mondiale “per ottenere un
cambiamento radicale, per sconfiggere la povertà, per rafforzare l’economia, e per
creare società pacifiche e stabili”. Nello specifico – precisa Ban Ki-moon – si tratta
di favorire “investimenti economici e politiche sociali che stimolino la creazione
di lavori, promuovendo condizioni di lavoro rispettabili e incrementando sistemi di
protezione sociale”, e di promuovere “l’accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria
e alla formazione professionale”. Un impegno che si fa sempre più urgente a fronte
della continua crescita a livello globale del numero dei poveri: “si stima che la
crisi economica mondiale abbia spinto ulteriormente verso la povertà 64 milioni di
persone – si legge nel messaggio - e che la disoccupazione sia cresciuta di 30 milioni
rispetto al 2007”. Particolare attenzione - continua il messaggio – va dedicata alle
problematiche dell’impiego giovanile, giacché “i giovani sono tre volte più soggetti
alla disoccupazione rispetto agli adulti. Lo scorso anno, la disoccupazione giovanile
ha, infatti, raggiunto la cifra record di 81 milioni”. L’invito finale è quindi a
“udire la richiesta di aiuto dei più poveri”, per “sviluppare l’occupazione e per
creare condizioni sicure di lavoro per tutti”. (C.D.L.)